Salvini blinda il decreto Sicurezza: «Deve diventare legge entro il 3 dicembre» (video)

23 Nov 2018 14:36 - di Sveva Ferri

«O diventa legge entro il 3 dicembre o è stato uno sforzo inutile. Faremo di tutto perché sia legge entro il 3 dicembre». Matteo Salvini ha risposto così a chi gli chiedeva se sul decreto Sicurezza verrà messa la fiducia. Dunque l’ipotesi di un voto blindato, circolata in questi giorni con sempre maggiore insistenza e data per certa nelle ultime ore, è chiaramente sul tavolo. La Lega non vuole – e forse ancora di più non può – rinunciare al suo provvedimento bandiera, da molti indicato come contraltare all’Anticorruzione del M5S.

Così, se il Carroccio da un lato ostenta tranquillità, dall’altro ribadisce che sul Dl Sicurezza non è disposto a correre rischi, né a mettere in conto “rappresaglie” da parte degli alleati di governo. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e numero due della Lega, Giancarlo Giorgetti, le ha escluse, rispondendo a chi gli chiedeva se temesse «trappoloni» che «no, niente di tutto questo» è tra le preoccupazioni della Lega. Epperò l’argomento è nel dibattito della politica, tanto più dopo lo scivolone della maggioranza sull’emendamento Vitiello al ddl Anticorruzione.

Intorno al provvedimento, insomma, esistono sommovimenti, che vanno letti anche alla luce della situazione complessiva del governo – che tra manovra, infrastrutture e leggi in discussione – appare sempre più precaria. Intanto in Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio, dove sono stati presentati oltre 600 emendamenti, il M5S ha ritirato le sue proposte di modifica al testo. Un passaggio che l’opposizione ha letto come sintomatico di un accordo trovato tra i due partiti. «Hanno trovato un punto di accordo. La Lega ha dato il via libera all’anticorruzione che non voleva e il M5S ha blindato il dissenso interno sul dl sicurezza. Le opposizioni stanno intervenendo per dire che ci hanno convocato per fare una sceneggiata…», ha commentato Stefano Ceccanti del Pd, per il quale «hanno deciso che si approva il testo senza modifiche». «Sappiamo già dai giornali che il governo ha intenzione di mettere la fiducia lunedì sul provvedimento, il che – ha aggiunto l’esponente Pd – svuota la Camera del suo ruolo trasformandola in passacarte».

«Tutto tranquillissimo, il clima era già rilassato da ieri. Le opposizioni? Giusto che si lamentino, ma non ci si poteva aspettare un rinvio al Senato, non ci sarebbero i tempi. Lunedì c’è la discussione e potrebbero essere apposta la fiducia», ha replicato del vicepresidente leghista della Commissione Affari Costituzionali, Gianluca Vinci, aggiungendo che il decreto «non è un attentato alla Costituzione ma un provvedimento normalissimo che vuole fare chiarezza. E il fatto che non ci siano barricate da parte del Pd è emblematico».

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  • Angela 24 Novembre 2018

    Il decreto sicurezza DEVE essere approvato!!!