“Riso sporco di sangue”: agricoltori italiani in piazza per il made in Italy
La “guerra del riso” in Europa è arrivata a un punto di svolta. La concorrenza sleale delle importazioni di riso dall’Asia, in particolare da Cambogia e Myanmar, che arriva sul mercato comunitario in grandi quantità a dazio zero e a prezzi molto bassi, sta per vedere la parola fine. Almeno, è quanto auspicano i risicoltori europei con l’Italia capofila, prima per produzione in Ue. E’ notizia di pochi giorni, infatti, il cambio di rotta della Commissione Ue che, accogliendo l’istanza del ministero dello Sviluppo economico, propone la reintroduzione di dazi sul riso proveniente da quei Paesi per un periodo di tre anni. La partita si gioca in questi giorni, in vista del 4 dicembre quando la Commissione porterà la sua proposta al parere degli Stati membri nell’ambito del Comitato del Sistema delle Preferenze Generalizzate, convocato a Bruxelles appunto il 4 dicembre.