Renzi furioso con Gentiloni: «Ha avuto tutto da me e ora mi pugnala alle spalle»

22 Nov 2018 15:11 - di Mariano Folgori

Un Matteo Renzi sempre più solo e sempre più rancoroso si scaglia contro i suoi ex.amici Gentiloni e Delrio, colpevoli di alto tradimento. Ma è in particolare contro il suo successore a Palazzo Chigi che Renzi lancia i suoi strali intinti di fiele: «Mi colpisce la mancanza di serenità di giudizio da parte di chi, dopo aver avuto tutto grazie al nostro coraggio, ora pugnala alle spalle. Ma lo stile è come il coraggio di Don Abbondio: chi non ce l’ha non può darselo». Che ha fatto il “mite” Gentiloni per mandare su tutte le furie il suo ex sponsor? Ha deciso, fatto inaudito, di appoggiare l’antirenziano Ncola Zingaretti alla corsa per la segreteria del Pd. Vatti un po’ a fidare delle acque chete…

L’ex leader del Pd affida il suo sfogo a un’intervista rilasciata al direttore del Foglio, Claudio Cerasa, al quale conferma di volersi tenere fuori dal dibattito congressuale: «Queste assise non devono essere il solito referendum su di me».   A Delrio, Renzi dedica solo un cenno, dal quale però trapela un sospetto di tradimento. «Poco dopo la sconfitta del 4 marzo tutti, in primis Paolo Gentiloni e Graziano Delrio, mi hanno chiesto di fare un passo di lato e di restare fuori dalle dinamiche del Pd al prossimo Congresso”. Il sospetto nasce dal fato che Delrio non sosterrà, sempre al congresso, il renziano  Marco Minniti ma il segretario uscente Maurizio Martina. Matteo sembra comunque averne abbastanza del Pd: «Chi fa politica costruendo correnti per avere sempre una bella poltrona a disposizione mi fa tristezza». Lui invece la sua carriera la costruì sulla rottamazione. Ma, come spesso accade, chi parte per rottamare finisce (spesso) rottamato.

Commenti

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  • amerigo 23 Novembre 2018

    Sembra i essere in Russia all’indomani della rivoluzione di ottobre: tutti contro tutti, basta il minimo sospetto per essere “epurati” dal partito. Nel giro di poche mesi arriveremo alla Siberia politica: chi ha seminato vento, raccoglie tempesta, lo sanno tutti e, in questo caso, fortunatamente gli Italiani hanno la memoria lunga…

  • Angela. 23 Novembre 2018

    Renzi dovrebbe solo stare zitto…lui ha fatto fuori aLetta(vi ricordate il suo :”Stai sereno”)e in più ha preso in giro anche il Berlusca…e oggi grida al tradimento…che faccia tosta!!!

  • Angela. 23 Novembre 2018

    Ecco la vera faccia della sinistra italiana!!!le faide e le lotte intestine…continuate così…che il popolo annota… e alle nuove elezioni vi farà scomparire.

  • Alberto 23 Novembre 2018

    Sta partendo l’ennesima faida piddina. Finché si scannano fra di loro, lasciiamoli fare.

    • Giuseppe Tolu 23 Novembre 2018
  • Mauro 23 Novembre 2018

    Sono di destra e non voterò mai per il PD. Detto questo devo comunque dire che alcuni esponenti del PD non sono male; E mi riferisco a Minniti, allo stesso Gentiloni etc. Martina mi fa esattamente schifo, dondola come il pendolo, dice una cosa e due gg. dopo se la COSA NON è PIACIUTA DICE L’ESATTO CONTRARIO, proprio un buffone insomma.Sugli altri stendiamo un velo, incapaci, inconsistenti, buoni solo a scaldare poltrone. Li manderei finalmente a lavorare.

  • Maurizio Giannotti 23 Novembre 2018

    Normale. Loro sono “sinceri democratici”!!!!

  • Andrea 23 Novembre 2018

    Dalle stelle alle stalle ! … è la fine che merita dopo quello che ha fatto! ma anche i “pugalatori” faranno poca strada. Prevedo una brutta era per il PD e sinistrelle allegate. Intanto vedremo come finirà l’inchiesta del ponte Morandi e chissà che non sarà in bouna compagnia ….

  • 22 Novembre 2018

    E te hai pugnalato Italia!!!

  • Bocci Alessandro 22 Novembre 2018

    È tutta gente che ha tornaconto personale. Un esempio su tutti:Può essere un interesse a favore dei cittadini un Presidente di Regione che anziché stare in sede, è lavorare per tutti i suoi cittadini vadi in Giro senza lavorare cercando la Segreteria del PD. Oggi io ho smesso qualsiasi attività per il PD e rimango in attesa dello sviluppo che Renzi vorrà dare alla sua politica.