Melbourne, fa esplodere un auto, accoltella i passanti: le drammatiche immagini (Video)
Le immagini racchiudono tutto il terrore dei drammatici istanti vissuto a Melbourne: si vede chiaramente un uomo che cerca di raggiungere con dei fendenti diversi passanti, mentre sullo sfondo un auto in fiamme minaccia alberi e negozi. Poi le urla delle sirene vengono all’improvviso coperte dal rumore di un colpo di arma da fuoco esploso: l’aggressore è a terra, e caos e paura regnano sovrani. A sole 24 ore dal terribile agguato mortale di Los Angeles, dove un ex marine con disturbi psichici ha ucciso 13 persone prima di togliersi la vita, dall’altro capo del mondo – a Melbourne in Australia – un altro uomo ha sparso sangue e seminato morte in strada. Per ora il bilancio dell’ultimo attacco al cuore di una città, colta di sorpresa in un pomeriggio come tanti, parla di un morto e di tre feriti, oltre all’attentatore, che versa in condizioni critiche dopo essere stato raggiunto al petto da un colpo di arma da fuoco esploso dalla polizia.
Attacco a Melbourne: un morto e due feriti
Un morto e due feriti, dunque, il bilancio dell’agguato mortale compiuto da unuomo poi neutralizzato dalla polizia che contro di lui che cercava di mettere a segno una vera e propria strage, ha esploso un colpo di arma da fuoco che l’ha raggiunto in pieno petto. Ora l’attentatore versa in condizioni critiche, ma prima di essere fermato dalla polizia è riuscito ad appiccare un incendio alla propria auto e ad accoltellare tre persone in pieno centro. Non solo, determinato a fare più male possibile, l’aggressore ha mandato il proprio veicolo a sbattere contro il centro commerciale di Bourke Street intorno alle 16.20 locali, per poi provocarne l’incendio lanciando un ordigno esplosivo al suo interno. È a quel punto che, nom pago, si è riversato in strada cercando di raggiungere a colpi fendenti le persone, riuscendo ad accoltellare diversi passanti prima dell’arrivo della polizia che lo ha fermato sparandogli. Gli investigatori al lavoro sul caso, in un primo momento hanno ritenuto di poter escludere legami con il terrorismo: poi, a distanza di qualche ora dall’attentato, è arrivata la rivendicazione dell’Isis. L’uomo armato di pugnale che ha ucciso una persona e ne ha ferite altre due oggi a Melbourne, prima di morire in ospedale, era – hanno fatto sapere i jihadisti – «un combattente dello Stato Islamico»: e la firma dell’agguato è arrivata attraverso l’agenzia dell’Is, Amaq.
L’assalitore, un nome noto agli inquirenti
Di più: l’assalitore – ha reso noto il commissario Graham Ashton – era noto alla polizia ed alle agenzie federali di intelligence. «Crediamo di avere conferma dell’identità e sono in corso indagini condotte dall’antiterrorismo. È noto alla polizia, soprattutto in relazione a suoi parenti che sono per noi persone di interesse. È qualcuno conosciuto dalla polizia dello stato di Victoria e dalle autorità federali di intelligence». L’uomo aveva alle spalle piccoli precedenti per droga, furto e violazione del codice stradale. Era arrivato in Australia proveniente dalla Somalia negli anni Novanta.
Ormai i terroristi non devono prendersi la briga di addestrare e ordinare gli assalti: i fanatici fanno tutto da soli e ci sono milioni di potenziali fondamentalisti assassini nelle nostre città!
Invece di cercare di sottrarsi ai fendenti di coltelli di questo squilibrato o terrorista, che forse è la definizione più esatta, la polizia lo doveva abbattere subito invece di fare sceneggiate. Per questa gentaglia non ci vuole nessuna pietà