L’Argentina ammette: non abbiamo i soldi per recuperare il sottomarino
“Siamo qui per ratificare quello che è stato detto stanotte: il sottomarino è stato individuato ad una profondità di poco superiore ai 900 metri”. Il ministro Difesa argentino, Oscar Aguad, si esprime così in una conferenza stampa in cui sono state mostrate le prime 3 immagini del relitto. La prima foto fa riferimento ai tubi lanciasiluri, collocati a prua. La seconda foto ritrae un’elica, mentre la terza documenta il ritrovamento della torretta, individuata presumibilmente a sinistra dello scafo. Ma il governo di Buenos Aires ammette: “Non abbiamo i mezzi per recuperare il sottomarino San Juan”. Sono le parole del ministro della Difesa argentino, Oscar Aguad, nella conferenza in cui il governo di Buenos Aires ha confermato il ritrovamento del relitto del sottomarino. Il San Juan, scomparso un anno fa, è stato localizzato da una nave della società Ocean Infinity a 460 km ad est del Golfo San Jorge, ad una profondità di poco superiore ai 900 metri. “Non avevamo nemmeno i mezzi per scendere a quella profondità. Non abbiamo gli strumenti per recuperare un sottomarino con queste caratteristiche”, dice Aguad. “I prossimi passi? Dobbiamo recuperare tutte le informazioni” in possesso di Ocean Infinity, aggiunge, evidenziando che i tempi di eventuali interventi saranno dettati anche e soprattutto dalla magistratura. “Studieremo la situazione e valuteremo cosa fare. Ma gran parte di quello che succederà d’ora in poi dipenderà dalla giustizia, a cui competono le decisioni”. “Il presidente” Mauricio Macri, dopo la scomparsa del sottomarino, “mi ha chiesto di pensare per prima cosa alla vita dell’equipaggio. Dopo, mi ha chiesto di trovare il San Juan. E poi, di individuare la causa e i responsabili”, ha affermato Aguad rispondendo alla domanda su eventuali operazioni per recuperare i corpi delle vittime. “Il tema del recupero dipenderà dalla tecnologia. Tutti lo considerano molto difficile, ma ci possono sempre essere sorprese a questo mondo. Le famiglie di questi 44 eroi ora devono sapere cosa è successo, questo è lo sforzo che faremo”. L’ammiraglio José Villan, capo dello stato maggiore della marina, ha evidenziato che l’area in cui è stato localizzato il San Juan è caratterizzata da ”canyon e depressioni”.