Governo, tensioni Lega-M5S. Salvini: noi i patti li rispettiamo, il contratto è sacro
Nel governo c’è qualche tensione di troppo, che non riguarda i rapporti tra i due vicepremier Di Maio e Salvini ma i provvedimenti in discussione, a partire dalla riforma della prescrizione, cui la Lega guarda con apprensione al punto che Giulia Bongiorno ha parlato di “bomba atomica per i processi”. Il M5S non ha digerito i dubbi espressi da Giancarlo Giorgetti sui tempi di realizzazione del reddito di cittadinanza. Mossa che ha obbligato Luigi Di Maio a una replica: “Si farà nei primi tre mesi del 2019”. Acque un po’ agitate ma non certo tempestose. Così è lo stesso Matteo Salvini, intervistato dal Corriere, a pacificare gli animi: “Noi i patti li rispettiamo e sono convinto che lo sappiano tutti, vedo una gran bagarre giornalistica, descrizioni che non corrispondono affatto ai nostri rapporti: io e Di Maio ci sentiamo e ci messaggiamo tutti i giorni”. Tuttavia ricorda all’alleato che la riforma della prescrizione è nel contratto di governo e che quel patto è sacro e tutti gli impegni vanno rispettati, dal reddito di cittadinanza alla Fornero all’analisi dei costi-benefici per le grandi opere.
Se i sondaggi fotografano ancora una situazione favorevole al governo giallo-verde si deve registrare tuttavia uno smottamento dei consensi da parte del ceto imprenditoriale del Nord. “A scavare un solco sempre più profondo tra i Cinquestelle e le classi produttive – scrive Il Giornale – è soprattutto la questione Tav. In Piemonte la protesta inizia a rafforzarsi e a organizzarsi. Ieri (sabato) circa cinquecento persone si sono ritrovate a Torino in piazza Castello, nonostante la pioggia, per dire basta all’amministrazione Appendino. Una nuova manifestazione contro la giunta è annunciata per sabato prossimo con lo slogan «Sì, Torino va avanti»”.
Chi continua ad avere un vento favorevole dalla sua parte è la Lega di Matteo Salvini che raggiunge nell’ultimo sondaggio di Nando Pagnoncelli per il Corriere il 34,7%, la percentuale più alta di sempre. Rimane stabile invece il Movimento 5 Stelle al 28,7% (+0,2%), seguito dal Pd con il 16,5% (-0,6%) e Forza Italia con l’8,7%(+0,9%). Sul governo infine il 57% degli italiani continua a esprimere un giudizio positivo e l’indice di gradimento cala solo di un punto, passando da 64 a 63.