Fratelli Mattei, vergogna continua. I 5Stelle bocciano la mozione sulla sede

23 Nov 2018 14:29 - di Romana Fabiani

Virginia Raggi senza pudore: dopo quindici giorni dai sigilli alla sede dell’Associazione Fratelli Mattei arriva il secondo oltraggio alla memoria di Virginio e Stefano arsi vivi nel rogo di Primavalle nel ’73 perché “colpevolmente” figli del segretario della sezione missina del quartiere. È stata bocciata con il no compatto dei grillini nellAula Giulio Cesare la mozione trasversale a prima firma Giorgia Meloni (sottoscritta da Pd, Forza Italia, Si e RomaTornaRoma) per chiedere di revocare lo sfratto all’associazione di via Fabio Conforto a Roma. «Non ci sono parole per descrivere lo schifo verso questi grillini privi di anima e di coscienza – scrive su Facebook Andrea De Priamo, capogruppo di FdI in Campidoglio – hanno oltraggiato ancora una volta la memoria di Virgilio e Stefano vittime della strage di Primavalle. Vergogna!». Risibile e pretestuosa la motivazione della bocciatura. «Purtroppo non possiamo forzare atti di tipo amministrativo così precipui», balbettano i 5Stelle al seguito della sindaca, che si rifiuta di prendere anche solo in considerazione un passo indietro sul sequestro della sede, acquistata “ad hoc” dal Comune nel 2006 con Veltroni sindaco e sgomberata dalla polizia lo scorso 7 novembre.

I grillini oltraggiano ancora i fratelli Mattei

Presente in aula per assistere alla votazione anche Giampaolo Mattei, fratello più piccolo di Virgilio e Stefano. «È una di quelle mozioni – ha detto Andrea De Priamo illustrando il documento – che non avremmo mai voluto discutere. Ricordiamo che uno dei primi atti votati da questa maggioranza fu una mozione che chiedeva lo stop all’esecuzione degli sgomberi di attività meritorie con valenza sociale e senza fine di lucro. Questa associazione ricorda il dramma degli anni di piombo a Roma, facendo conoscere le storie delle vittime di tutti gli schieramenti. Chiediamo di revocare la decisione di sfratto perché è un oltraggio ulteriore alla memoria dei fratelli Mattei». Dalle file dem anche Roberto Giachetti, ex candidato dem a sindaco  di Roma, chiede la revoca dei sigilli. «Non ce l’ho con la Raggi – dice fin troppo benevolo l’ex radicale – perché avendo lavorato in un’amministrazione so che certe cose possono accadere per via burocratica senza che la parte politica ne sia al corrente. Adesso però la maggioranza dovrebbe prendere una decisione per recuperare un garage che ha un valore straordinario per la città, che rappresenta la testimonianza di una ferita che in questa città ha colpito tutti». Superare gli ostacoli amministrativi si può, basta la volontà politica. Quella volontà che la Raggi non ha e non intende avere. «Ci siamo più volte espressi con indirizzi politici ben precisi – risponde con piglio notarile la presidente della commissione Patrimonio del Campidoglio, Valentina Vivarelli – e ci stiamo impegnando  a dare delle regole e creare un regolamento delle concessioni perché abbiamo trovato casi purtroppo estremamente eterogenei. Per cui, per quanto la nostra volontà politica sia salvaguardare le attività socioculturali, è vero anche che non abbiamo il diritto di entrare in atti così precipui. Stiamo comunque parlando di un atto di concessione e non della memoria dei fratelli Mattei, che deve essere salvaguardata come e più di quanto detto dai colleghi dell’opposizione». Doppio schifo.

Commenti

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  • Claudia 24 Novembre 2018

    Scusate ma lo sapete che nei 5 stelle sono confluiti tutti gli esuli dal PD, dai verdi ecc… coda vi aspettate?

  • Giuseppe Tolu 23 Novembre 2018

    Sta arrivando anche per loro, niente paura. Ancora qualche mese e questi stupidi presuntuosi scenderanno sotto il 20%