Forza Italia: «Di Maio, ministro del lavoro in nero, ora chieda scusa…»
«Non bisogna essere “infimi sciacalli” (copyright Di Maio a proposito dei giornalisti) dopo il servizio delle Iene sul lavoratore in nero pagato dai Di Maio, ma realisti». Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato interviene con una nota sulla denuncia fatta da un operaio che ha raccontato alle Iene di aver lavorato in nero per la ditta del padre del vicepremier. Una vicenda che ha provocato subito polemiche e che ha costretto Di Maio a prendere le distanze dagli errori del padre. «La storia di Salvatore Pizzo (un cognome che ha inciso un triste destino) assunto in nero e senza tutele dall’impresa dei Di Maio – chiosa il parlamentare di Forza Italia – è l’esatta parabola di quello che ripetiamo sui disastri che potrebbe causare il reddito di cittadinanza dei 5 Stelle soprattutto al Sud: lavoro nero, sfruttamento e nessuna dignità, oltre a un salasso per i conti dello Stato. Dopo questa storia tristissima – sottolinea ancora il parlamentare azzurro – il ministro del Lavoro altrui (per giunta in nero) Luigi Di Maio che dispensa manette dall’alba al tramonto risarcisca il muratore, la pianti di distribuire patenti di illibatezza a chiunque e chieda scusa. E faccia l’unico atto politico conseguente: ritiri la follia del reddito di cittadinanza, che com’è pensato dai 5 Stelle non aiuta i poveri ma li espone alla schiavitù dei “padroni” come insegna la storia del signor Pizzo assunto in nero dai Di Maio».