E vai! Dopo la povertà ora Di Maio vuole “abolire” anche la camorra
E vai! Archiviata la povertà, Di Maio si accinge ora ad abolire anche la camorra: «L’affameremo», ha assicurato tronfio dalla Terra dei Fuochi, da dove è andata in onda un’altra puntata della fortunata serie governativa Sotto le parole niente. E niente c’è davvero nei protocolli firmati a Caserta per scongiurare la prossima emergenza rifiuti in Campania. Ma poco importa. Del resto, non è la sostanza il piatto forte della maggioranza gialloverde quanto l’annuncio seguito da cartello con slogan in conferenza stampa. È così da mesi, con i due vicepremier nella parte dei ladri di Pisa che litigano su tutto salvo poi accordarsi su tutto il resto, in un gioco in cui ogni decisione diventa per incanto provvisoriamente definitiva o definitivamente provvisoria. Qualcuno ha notizie della prescrizione? È ancora subordinata alla riforma del processo penale, come vorrebbe Salvini, o è libera (e brutta) come piace a Di Maio? O di quel condono che si potrà rintracciare (forse) solo risalendo alle impronte digitali della «manina» che l’aveva acquattato tra le pieghe del bilancio? Insomma, al di là dei proclami roboanti e dei giuramenti sacri, ogni atto resta perennemente avvolto in un’indefinita nebbiolina che provocherebbe più di un fremito di piacere ai capi dell’antico sinedrio democristiano. Per non parlare della manovra economica a base di debito, condoni e assistenzialismo. Sarà anche «del popolo», come insiste Di Maio, ma quanto a «cambiamento», persino Forlani la troverebbe démodé. E tanto per non farsi mancare niente e per onorare fino in fondo questo revival in cui tutto cambia per poi lasciare gattopardescamente ogni cosa al suo posto, ecco l’accorato saluto di Salvini all’«amico» Tajani («abbiamo governato tanti anni insieme, sono certo che torneremo a farlo») che fa tanto “doppio forno Craxi” all’epoca in cui il Psi governava al centro con la Dc è in periferia con il Pci. Il guaio è che a vedere questi oggi, ti verrebbe voglia persino di abbracciarlo, il Cinghialone.
senza camorra a Napoli non si fa niente….
Se la camorra ,la ndrangheta e la mafia esistono è perché ha avuto in passato connivenze politiche(i film visti al cinema o in TV lo hanno sempre confermato),per non avere più questi delinquenti basterebbe che i politici si discostassero da questa gente…e l’Italia sarebbe libera e felice!
Bisognerebbe che non vi fossero politici… Il problema dell’Italia sono gli italiani