È guerra Hamas-Israele: 400 i razzi da Gaza, furiosa la reazione di Tel Aviv

13 Nov 2018 17:31 - di

Nuova escalation di violenza in Medio Oriente, la più grave da diversi anni. Sono oltre 400 i razzi e i colpi di mortaio sparati da Gaza contro Israele, in quello che viene ormai ritenuto il più massiccio attacco dai tempi della guerra del 2014. Lo riferiscono i militari israeliani, citati dai media locali. Molti razzi sono stati bloccati dal sistema di difesa Iron dome, ma vi sono stati anche danni a edifici. Migliaia di israeliani sono scesi nei rifugi per proteggersi dal bombardamento. Immediatamente jet israeliani hanno effettuato un raid sulla Striscia di Gaza, mentre in precedenza un autobus era stato raggiunto da un colpo di mortaio in Israele. “I nostri caccia hanno iniziato a prendere di mira obiettivi dei terroristi nella Striscia di Gaza”, ha annunciato l’esercito israeliano su Twitter. L’annuncio è arrivato poco una ondata di oltre 80 colpi di mortaio, sparati nell’arco di 40 minuti contro il sud d’Israele. Uno di questi ha colpito un’autobus, ferendo in maniera grave un uomo che era a bordo. La nuova escalation arriva dopo che nella notte un ufficiale delle operazioni speciali israeliani e sette palestinesi sono rimasti uccisi in uno scontro nella Striscia. Intanto in mattinata era salito a cinque il bilancio dei palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dall’ultima escalation con Israele. Fonti mediche citate dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa danno notizia dell’uccisione di un “agricoltore”, centrato da un missile sparato da un drone israeliano contro un’area a nordovest di Beit Lahia, nel nord della Striscia. Secondo la Wafa, la quinta vittima è il 26enne Khaled Sultan. Israele ha effettuato nelle ultime ore una serie di raid contro la Striscia in risposta al lancio di centinaia di razzi e colpi di mortaio dall’enclave palestinese contro lo Stato ebraico.

Israele richiama i riservisti

Il gabinetto israeliano di sicurezza israeliano si è riunito questa mattina di fronte all’escalation di violenza con la Striscia di Gaza. Al momento, nota Haaretz, Israele non sta lavorando con l’Egitto o l’Onu per ridurre le tensioni, dopo che ultimamente vi erano stati contatti per giungere ad una sorta di tregua fra Hamas e Israele. Intanto si apprende che l’esercito israeliano ha rafforzato le unità di fanteria e dei reparti corazzati già dispiegate al confine con la Striscia. Citato dall’emittente 101.5FM, il portavoce dell’esercito Ronen Manelis ha riferito che verranno richiamati anche dei riservisti. Secondo Times of Israel, ciò indica una possibile operazione su larga scala a Gaza. La nuova escalation è partita un’operazione israeliana nella Striscia di Gaza nella notte fra domenica e lunedì, in cui sono morti, secondo altre fonti, sette palestinesi tra cui un comandante dell’ala militare locale di Hamas e un soldato israeliano. Hamas ha riposto con un’ondata di lanci di razzi e colpi di mortaio contro Israele, iniziata ieri pomeriggio e ancora in corso. Secondo quanto reso noto dal portavoce dell’esercito Jonathan Conricus, si parla ormai di quasi 400 fra razzi e colpi di mortaio contro Israele. Intanto il movimento islamico palestinese di Hamas ha avvertito Israele: se dovessero continuare i raid aerei contro abitazioni civili della Striscia di Gaza, il gruppo attaccherà le città israeliane di Beersheba e Ashdod, dopo aver colpito Ashkelon nella notte. ”Ashdod e Beersheba sono i prossimi obiettivi, se il nemico continua a bombardare edifici civili”, ha scritto il portavoce del braccio armato di Hamas, Abu Ubaidah, su Twitter. Sono almeno sette i palestinesi che hanno perso la vita e 25 quelli rimasti feriti a causa dei raid israeliani contro la Striscia di Gaza. Si tratta del livello peggiore di violenza tra Israele e Hamas dal 2014 e l’escalation è stata causata dall’uccisione di sette palestinesi in un’operazione condotta domenica dallo Stato ebraico, alla quale il movimento islamico ha risposto con il lancio di razzi da Gaza.

La Russa (FdI): il governo prenda posizione

“Io credo che molto spesso ci si dimentichi della condizione in cui vivono i cittadini israeliani, che tante volte il diritto alla difesa del popolo israeliano e dello stato di Israele viene sottaciuto, sottovalutato, e che soltanto quando avvengono fatti come questi ci si ricorda il buon diritto anche dei palestinesi di avere una patria” ha dichiarato in aula il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa chiedendo al governo di “prendere nettamente posizione a difesa del buon diritto, a difesa dell’esistenza di Israele e del suo popolo”.

Commenti

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  • itala piccininno 15 Novembre 2018

    quante chiacchiere inutili Israele appartiene agli Israeliani o se preferite agli Ebrei da più di 2000 anni

  • angelo manera 15 Novembre 2018

    Se vogliono la pace, gli israeliani devono fare tabula rasa della striscia di gaza. La Sono tutti terroristi e guerrafondai

  • Fabrizio 14 Novembre 2018

    Ma ricordiamoci anche i diritti del popolo palestinese!!! Ancora una volta sembra che il casus belli sia stato determinato dall’incursione di truppe israeliane in territorio palestinese con conseguenti uccisioni!!Ma

  • Sandy Caineo 14 Novembre 2018

    Grazie NU!