Allarme rifiuti, in Italia milioni di prodotti assorbenti finiscono in discarica
Il riciclo “intelligente” porterebbe a un risparmio enorme, addirittura lo spazio occupato da 14 campi di calcio. La questione dei rifiuti torna in primo piano e non solo per le disfunzioni che avvengono nelle varie città, con l’immondizia che si accumula inesorabilmente e le proteste dei cittadini. Ci sono nuovi dati che devono far riflettere: in Italia si utilizzano oltre 10 milioni di prodotti assorbenti al giorno per la persona, 7mila al minuto. Un’enorme mole di rifiuti che finiscono in discarica o nell’inceneritore. Eppure, la tecnologia per riciclare questo scarto, trasformandolo in materie prime seconde riutilizzabili in molteplici applicazioni, esiste ed è tutta italiana, e consentirebbe, ad esempio, di realizzare una sedia di plastica con 227 kg di pannolini usati riciclati. Da una tonnellata di pannolini usati conferiti alla raccolta differenziata si ottengono infatti 150 kg di cellulosa, 75 kg di plastica e 75 kg di polimero super assorbente, dai quali è possibile ottenere arredi urbani, oggetti di uso quotidiano come grucce e mollette, cartoni per imballaggi industriali e nuovi prodotti assorbenti. A mettere a punto l’innovativo processo capace di riciclare il 100% dei prodotti assorbenti per la persona usati è la Fater Spa, azienda italiana joint venture fra Procter&Gamble e Gruppo Angelini. Innovazione non da poco, se si considera che i rifiuti da prodotti assorbenti per la persona (pannolini e pannoloni) costituiscono circa il 3,7% del totale dei rifiuti urbani generati in Italia annualmente (Ispra, Rapporto Rifiuti Urbani, 2017), ovvero circa 1 milione di tonnellate all’anno.