L’Ue torna alla carica, nuova lettera all’Italia: «Manovra incompatibile con debito»
Manovra, l’Ie torna alla carica. Il Mef ha ricevuto una nuova lettera dalla Commissione europea che porta la data del 29 ottobre, in cui si chiede “di fornire una relazione sui cosiddetti ‘fattori rilevanti’ che possano giustificare un andamento del rapporto Debito/PIL con una riduzione meno marcata di quella richiesta”. E’ quanto si legge sul sito del ministero dell’Economia, in cui si precisa che la risposta “dovrà essere trasmessa entro il prossimo 13 novembre”. Lettera analoga era stata inviata, si ricorda, anche negli anni passati. La risposta “sarà inviata a Bruxelles rispettando la scadenza indicata”.
“L’ampia espansione di bilancio prevista per il 2019 è in netto contrasto con l’aggiustamento di bilancio raccomandato dal Consiglio”, ricorda la Commissione Ue nella lettera inviata all’Italia. “Questa traiettoria di bilancio, unita ai rischi al ribasso per la crescita del Pil nominale – si legge nella lettera – sarà incompatibile con la necessità di ridurre in maniera risoluta il rapporto debito/PIL dell’Italia”.
“Al fine di consentire alla Commissione europea di riflettere appieno nella sua relazione il contributo dell’Italia sui fattori significativi, gradirei ricevere la sua risposta entro il 13 novembre 2018 al più tardi”, scrive il direttore generale della direzione Affari economici e finanziari, Marco Buti, nella lettera all’Italia in cui si chiedono chiarimenti sull’andamento del debito. La questione dei tempi torna due volte nella nuova lettera Ue all’Italia, dove la Commissione anche all’inizio sottolinea di aver “chiesto all’Italia di presentare un progetto riveduto di Dpb il prima possibile e in ogni caso entro tre settimane dalla data del parere”.