Trump denuncia: Russia e Cina stanno sviluppando armi nucleari, ora basta

21 Ott 2018 12:32 - di

La faziosa stampa internazionale presenta una giusta denuncia di Donald Trump come una nuova bizzarria del capo della Casa Bianca: i media, compresi quelli italiani, infatti scrivono che Trump vuole denunciare il Trattato Inf (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty), ossia il trattato tra Stati Uniti e Unione Sovietica sul disarmo e sul controllo dei missili nucleari, e far uscire gli Usa dall’accordo. In realtà, e questa è la cifra di come la stampa diffama Trump, è vero esattamente il contrario: Trump ha detto che poiché gli Usa sono gli unici a rispettare tale accordo, mentre Mosca e Pechino continuano a sviluppare armamenti offensivi nucleari, non si vede perché Washington debba rimanere in un accordo-beffa. Trump si è detto disponibile a rinegoziare l’accordo, ma finché Russia e Cina non diranno agli Stati Uniti chiaramente che nessuno svilupperà più questo tipo di armi, gli Usa saranno fuori da questo trattato. “Non si capisce – ha spegato ancora Trump – perché solo noi stiamo obbedendo a quel trattato, mentre Russia e Cina lo violano da anni. E non si capise come mai Obama in pasato non abbia nemmeno tentato di rinegoziare l’accordo…”. E ha ammonito: “Abbiamo intenzione di chiudere l’accordo e sviluppare anche noi queste armi… A meno che non si decida tutti insieme di smettere con la proliferazione nucleare, ne sarei estremamente felice…” ha concluso Trump. Il Trattato Inf sulle armi nucleari a raggio intermedio fu sottoscritto nel lontano 1987 tra  i presidenti di Usa e Urss Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov dopo lo storico incontro di Reykjavik, la capitale islandese, e certamente fu l’inizio della fine della Guerra Fredda. La Russia reagisce in maniera piuttosto tiepida all’annuncio di Donald Trump di voler ritirare gli Stati Uniti dal Trattato sul disarmo e sul controllo delle armi nucleari. “Sarebbe una mossa molto pericolosa”, ha detto il vice ministro degli Esteri, Sergei Ryabkov, citato dall’agenzia Tass. Per Ryabkov, “l’incapacità e la mancanza di volontà di avere con noi un rapporto costruito su basi solide incoraggiano la leadership del Paese a decidere per un ritiro formale”.

Commenti

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  • giuliano 22 Ottobre 2018

    cosa vuol denunciare, usa stato canaglia, destabilizzatore e guerrafondaio da sempre, milioni di morti, portatore di morte e poverta’ con europa e isdraele al seguito, lui crea la corsa agli armamenti, poi minaccia gli altri se cercano di adeguarsi.è ora di baipassare il dollaro come moneta mondiale, facendogli scoppiare la crisi del loro debito.