Trump cerca una “exit-strategy” dall’Afghanistan e incontra i Talebani
Trump adesso è costretto a incontrare i capi talebani per cercare una via d’uscita dall’inferno afghano. Nel Paese infatti continuano gli attentati a ritmo quasi quotidiano: oggi è di almeno 12 morti e 32 feriti il bilancio delle vittime di un’esplosione avvenuta durante un comizio elettorale nel nordest dell’Afghanistan. Tra le 12 vittime ci sono anche due uomini delle forze di sicurezza, mentre la candidata dovrebbe essere illesa. I Talebani, che considerano le elezioni “una malvagia cospirazione americana”, hanno minacciato di colpire le forze afghane impegnate a garantire la sicurezza del voto e hanno chiesto agli afghani di “boicottare” le consultazioni. E proprio oggi si è appreso che c’è stato un incontro in Qatar tra emissari dei Talebani e l’inviato Usa per l’Afghanistan, Zalmay Khalilzad. Lo afferma un comunicato del movimento fondato dal mullah Omar, ex braccio destro di Osama bin Laden, secondo cui ai colloqui hanno partecipato “una delegazione dell’ufficio politico” del movimento in Qatar e “la squadra di negoziatori americani guidata da Khalilzad”. Intanto Khalilzad è giunto a Kabul per un nuovo colloquio con il presidente afghano Ashraf Ghani. Secondo il messaggio dei Talebani, riportano la tv afghana Tolo e il giornale online Khaama Press, all’incontro c’erano il responsabile dell’ufficio politico, Sher Mohammad Abbas Stanikzai, e altri cinque esponenti del gruppo, compreso l’ex inviato talebano a Riad Shuhabuddin Delawar. Il comunicato afferma che la delegazione ha evidenziato la necessità di una “soluzione reale e inclusiva” al conflitto che si trascina dal 2001 in Afghanistan e che le parti hanno concordato di continuare i contatti dopo il primo incontro che si sarebbe tenuto ieri. Domenica scorsa Khalilzad era ancora nella capitale afghana, dove ha incontrato Ghani e il chief executive del governo di Kabul, Abdullah Abdullah, oltre a delegazioni di gruppi politici e di organizzazioni della società civile. Impegnato in un tour nella regione, Khalilzad è stato poi in Pakistan, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Arabia Saudita. Stamani, ha confermato la presidenza di Kabul, l’inviato Usa è tornato nella capitale afghana per un faccia a faccia con Ghani alla presenza di Abdullah. “Diamo il benvenuto a tutti gli sforzi per una pace duratura in Afghanistan”, ha detto il leader afghano. Ma dalla presidenza non è trapelato alcun dettaglio sul contenuto dei colloqui. Sabato prossimo sono in programma nel Paese le elezioni parlamentari, più volte rinviate dal 2015. A più di 17 anni dall’inizio delle operazioni Usa in Afghanistan, l’obiettivo è indurre i Talebani a negoziare, ma intanto non si fermano gli attacchi e sul voto di sabato pesano le minacce del movimento. La scorsa settimana i Talebani sono tornati a chiedere il ritiro delle forze straniere dall’Afghanistan.
Le nostre truppe sono ancora in Afganistan? Andare via per primi, non dopo !!!!