Strage in Crimea: l’attentatore era ossessionato dai serial killer

17 Ott 2018 17:53 - di Penelope Corrado

«Le ragioni della tragedia in Crimea e le teorie in proposito saranno oggetto di una inchiesta approfondita». Così il presidente russo Vladimir Putin, dopo che il governatore della Crimea Sergei Aksyonov ha reso noto che a provocare almeno 18 morti e 40 feriti nell’istituto di Kerch questa mattina è stato uno studente dello stesso istituto di appena 18 anni. «L’opinione pubblica sarà informata dei risultati di questo sforzo delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali», ha aggiunto, citato dalla Tass.

Uno studente 18enne al quarto anno

Il ragazzo che ha provocato la morte di almeno 18 persone e il ferimento di altre 40 a Kerch è stato identificato come uno studente al quarto anno dell’istituto che ha attaccato, ha reso noto la Commissione inquirente russa. Il caso aperto dagli inquirenti russi non è più per terrorismo, ma per strage, si precisa. Alcune vittime sono state uccise da proiettili d’arma da fuoco, ammettono. All’interno dell’istituto è stato ritrovato un esplosivo che è ora all’esame degli artificieri, ha spiegato il portavoce della commissione nazionale antiterrorismo, Andrei Przhezdomsky. 

Il killer di Crimea ha emulato le stragi Usa

L’assalitore dell’istituto tecnico di Kerch, Vladislav Roslyakov, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, di cui ha parlato il vice premier della Crimea Igor Mikhailichenko, ha aperto il fuoco con un fucile da caccia (aveva ottenuto la licenza e il relativo porto d’armi questo mese) dopo aver fatto esplodere un ordigno. Si faceva chiamare “Reich” ed era ossessionato dai serial killer, scrivono i media russi.

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