Sos rosso: il governo toglie le pensioni alle vittime delle leggi razziali. Ma è una fake news
Una bufala. Di cattivo gusto. Il governo leghista-grillino vuole togliere le pensioni alle vittime delle leggi razziali. Davvero? La notizia monta e fa il giro dei social visto che a darla non è Paperinik (splendio fumetto ma poco avvezzo di politica) ma due signori quotidiani itaiani la Stampa e il Corrierone.
Togliere le pensioni alle vittime delle leggi razziali?
Ma è tutto falso. «Ancora una volta – dichiara in una nota ufficiale il viceministro Laura Castelli – ci troviamo costretti a intervenire per smentire una notizia falsa pubblicata da La Stampa e ripresa dal Corriere della Sera e da altri quotidiani. Si tratta della presunta cancellazione dell’assegno pensionistico destinato alle vittime delle leggi razziali. Smentiamo in modo categorico che sia stato tolto anche solo un euro dall’assegno per le vittime delle leggi razziali e per i perseguitati dal fascismo per motivi politici». Si tratta – continua la Castelli – di una notizia totalmente priva di fondamento ed «è grave che un quotidiano nazionale come La Stampa, poi seguito da altri quotidiani, abbia pubblicato una fake news di questa portata. Il fondo per le pensioni c’è ed è capiente per tutto il 2019. Tutti i beneficiari riceveranno l’intero assegno. Riteniamo quanto fatto circolare un fatto gravissimo, oltretutto perché riguarda una questione delicata e sensibile quale quella delle vittime della persecuzione. Si tratta dell’ennesima squallida menzogna e ci dispiace che ad essere inconsapevolmente coinvolte in questo clamoroso errore siano persone a cui va tutto il nostro sostegno e la nostra comprensione». Non avremmo mai pensato – conclude sconfortata il viceministro – «che si sarebbe giunti al punto di utilizzare la tragedia delle vittime delle leggi razziali per attaccare il governo. Gli esponenti delle opposizioni che hanno rilanciato queste falsità, come l’onorevole Fiano, dovrebbero vergognarsi e chiedere scusa. È triste constatare ogni giorno di più la totale perdita di credibilità a cui è giunta la stampa in questo paese. Pur di attaccare questo Governo si arrivano a fabbricare e cavalcare vere e proprie fake news, senza che vi sia la benché minima accortezza giornalistica di verificare i fatti».