Sondaggio, sbanda il M5S (-1,5%), vola il centrodestra. Pd stabile nel baratro
Perde e sbanda vistosamente il M5S, calando di un punto e mezzo. Vola il centrodestra unito che arriva al 44%, con un exploit della Lega, Pd nel baratro, stabile. Il sondaggio effettuato da Ipsos per il Corriere della Sera valuta l’andamento delle intenzioni di voto, della valutazione del governo, del premier e dei vicepremier, rispetto al mese scorso. La Lega rimane «stabile su valori assai elevati, intorno al 34%; un affanno del M5S, oggi quotato al 28,5%, in flessione di 1,5 punti rispetto a un mese fa e di 3 punti rispetto a metà luglio», scrive Nando Pagnoncelli. Che dà una spiegazione. «La solida prevalenza della Lega si giustifica naturalmente con la preponderante presenza sui media del suo leader e con la capacità di centrare argomenti di vasto impatto», come il tema migranti, il caso Riace, l’abolizione della Fornero. Il calo dei 5 Stelle – si legge a commento del sondaggio – è conseguenza di una ricetta economica- ora bocciata dalla Ue – che dopo un’attesa spasmodica ha creato poi malumori e perplessità. «Il Movimento 5stelle invece vede perdite più consistenti soprattutto tra i ceti dirigenti e il lavoro autonomo, probabilmente proprio in relazione al tema reddito di cittadinanza, e tra gli studenti, mentre mantiene e addirittura migliora di poco il proprio consenso tra ceti medi, operai, disoccupati».
Sondaggio, stabile il gradimento di Conte
Il gradimento del governo e del presidente del Consiglio Conte si mantengono stabili. «Il governo ottiene risultati lusinghieri anche tra gli elettori di Forza Italia (58). Solo gli elettori Pd sono decisamente critici (qui l’indice di approvazione scende al 14). Il presidente Conte ha un indice ancora più elevato del governo (67), di nuovo plebiscitario tra gli elettori della maggioranza e più consistente rispetto all’esecutivo sia tra gli elettori Forza Italia (62) sia tra gli elettori Pd (22). Infine i due vicepremier, che confermano esattamente o quasi i valori registrati un mese fa: Salvini con un indice di 57 (identico al dato di settembre); Di Maio con un indice di 52 (era 51 a settembre).