Sicilia, Musumeci: «Alcuni funzionari regionali li manderei in galera»
«Ci sono dei funzionari regionali che si comportano da criminali. Io li manderei in galera». È lapidario, come solo lui sa essere, il presidente Musumeci, parlando a Palermo alla manifestazione Panorama d’Italia. Le dichiarazioni del Governatore aprono uno squarcio su una ipocrisia tutta italiana e siciliana che per i mali del nostro tempo tende a colpevolizzare soltanto la classe politica, dimenticando le grandi, grandissime responsabilità di chi è chiamato ad amministrare la burocrazia pubblica. «Ho trovato una Regione che lo era soltanto sulla carta intestata – ha continuato Musumeci – dove non c’è un sistema informatico. Si lavora ancora con il cartaceo. Una pratica può giacere per mesi su un tavolino: un funzionario la può lasciare sulla scrivania senza portarla al collega dello stesso piano. È un comportamento da criminali, mentre in Sicilia c’è chi soffre la fame». E in effetti in Italia e in Sicilia, con l’avvento della legge Bassanini e della modifica al titolo V della Costituzione è stato sancito lo svuotamento delle competenze dei politici in materia amministrativo-burocratica, dirottando il grosso delle competenze ai tecnici. Un bene? A giudicare dai tempi biblici per l’esitazione di atti pubblici spesso fondamentali e dalle statistiche in merito al livello di corruzione, sempre a livelli altissimi, si direbbe proprio di no. «E se ti metti di traverso – ha sottolineato Musumeci – ti arriva subito il sindacato che minaccia lo stato d’agitazione. Ma siccome io sono più agitato di loro, restiamo tutti agitati. Tutti devono sapere la condizione in cui ci muoviamo in Sicilia». Infine il presidente Musumeci si è soffermato sul problema dei problemi: la mafia: «Gli imprenditori che vogliono investire in Sicilia – ha detto Musumeci – ci chiedono di non avere a che fare con la mafia e con le estorsioni. Poi c’è anche il problema del credito e delle infrastrutture carenti».
Musumeci è coraggioso. Ha individuato con chiarezza i mali. Ora dovrebbe agire. Ma verrà fermato? Verrà messo in prigione?
La cosiddetta “Bassanini” figlia del retaggio post traumatico di tangentopoli, è stata una legge ipocrita voluta dalla sinistra, coll’intento di accontentare la magistratura d’assalto ed estromettere la politica dalle formulazioni delle leggi che, sono la parte più importante del iter legislativo. I funzionari pubblici che, non hanno mai brillato per solerzia e trasparenza, nel migliore dei casi rallentano l’iter burocratico ma, in molti casi distorcono il senso delle norme con l’inserimento di codicilli che alcune volte passano inosservati ai politici. auspicherei il ritorno alla piena responsabilità del politico, naturalmente bisogna ripensare anche al modello partitico, I Partiti dovrebbero rappresentare il baluardo della democrazia ma oggi hanno perso ogni senso di rappresentatività sociale; forse ripensare alle vecchie segreterie della prima repubblica, non sarebbe solo un esercizio storico sentimentale.
E sarebbe ora di fare un po’ di pulizia globale! Non solo i compagni siciliani rubacchiano a destra e manca: dappertutto devono mantenere furti per stare in piedi! Comunque sono degli “sfigati”: solo ora ce sono all’opposizione hanno soluzioni per tutto!
Egr.o Presidente hai voluto la bicicletta ora pedala. E’ abbastanza inutile lamentarsi per la ole di lavoro arretrato che si trova, bisogna mettersi a lavorare, modificare, cambiare e se qualcuno ha sgarrato gargliela pagare. Altrimenti continuerà sempre allo stesso modo. Inizia a diminuire i redditi del personale della tua regione che per quello che fa è strapagato anche in rapporto al costo della vita in sicilia.