Selvaggia Lucarelli denunciata per stalking: “Non ho ricevuto nulla ma…”
«Gli hater che l’hanno turbata, usano il web esattamente come lo ha usato lei. Per offendere e deridere». Risponde così con un post su Facebook Selvaggia Lucarelli alla giovane mamma di Ravenna che, secondo quanto ha riportato Il Resto del Carlino, l’avrebbe denunciata per stalking. «Io non ho ricevuto nulla – chiarisce la blogger, precisando di aver letto la notizia sui media -, ma sarò lieta eventualmente di controdenunciarla per calunnia, perché lo stalking – sottolinea – è una cosa seria e non deve azzardarsi ad associarmi a reati che spesso e volentieri sfociano in tragedie reali».
La Lucarelli ricostruisce poi così i fatti: «Qualche mese fa pubblicai qui su fb il post di una donna che a una festa della scuola dei figli si era fatta un selfie. Alle sue spalle tre donne in carne e il suo messaggio: “mamme iniziate il mio programma Slim perché i vostri mariti si girano a guardare donne più curate”. Seguivano commenti con sue amiche in cui se la ridevano per questi mariti che guardavano loro e non le mogli. Per la cronaca – scrive -, il genio aveva fotografato la dirigente scolastica, una docente e una mamma. Lo scopo? Pubblicizzare i prodotti dimagranti che vendeva online».
La blogger racconta di aver scritto subito alla donna per invitarla a togliere il post: «Rispose sarcastica che aveva un vip sulla sua bacheca e di pensare alle mie frecciatine. Il giorno dopo – ricorda – pubblicai il suo post e le consigliai in privato su fb di chiedere scusa a quelle donne. La tizia – continua Lucarelli – fece una pessima figura e a quel punto, andò avanti mesi a rilasciare interviste a giornali (col suo avvocato) dipingendosi come vittima. Poi iniziò a scrivere post della serie ora parlerò io , il mio dramma, gli hater etc.. In pratica, le vittime – osserva – non erano le tre donne per giunta ignorate completamente dai giornali locali, ma lei».
La blogger, premettendo di non capire «come mai la signora ci abbia tenuto tanto a ritirar fuori questa vicenda dopo l’accaduto, anche a distanza di tempo», scrive nel post: «Mi fa abbastanza sorridere che non capisca una cosa semplice semplice: gli hater che l’hanno turbata, usano il web esattamente come lo ha usato lei. Per offendere e deridere. Lei è esattamente quello che lei denuncia». Lucarelli aggiunge poi: «La signora si è beccata due denunce da dirigente scolastico e docente e presto le arriverà anche la mia».
«Del resto – prosegue -, che abbia imparato poco da quello che le è accaduto è evidente: cerca di attribuire le responsabilità del suo gesto e le conseguenze che ne sono derivate non al suo post orrendo, ma a qualcuno fuori da casa sua. Imparate, gente. Azione/responsabilità/conseguenze». Poi si domanda: «La tizia, durante la festa, sarebbe mai andata dalle tre signore a dire “Curatevi belle mie perché i vostri mariti guardano me e non voi”? Ovviamente no. Ha pensato di poterlo fare su fb, nell’illusione che fb non sia la realtà. Ebbene, facebook È la realtà. E di solito, laddove non ci riesca il buonsenso, i tribunali – conclude Lucarelli – aiutano a capirlo piuttosto efficacemente».