Rivolta nel carcere di Sanremo: 4 ore di violenze. «Ogni istituto è una polveriera»

14 Ott 2018 10:31 - di Redazione

Una rivolta dei detenuti si è scatenata nella notte nel carcere di Sanremo Calle Armea, e in essa due agenti sono rimasti intossicati. Ne ha dato notizia il sindacato Uilpa-Polizia penitenziaria. La rivolta – ha spiegato in una nota il segretario regionale, Fabio Pagani – è stata sedata dopo quattro ore «di violenze e devastazioni». «All’arrivo del direttore e del comandante sono stati individuati i principali rivoltosi e sono stati isolati. La sezione appare un vero e proprio campo di battaglia, le fiamme, causate da televisioni lanciate nel corridoio e lenzuola imbevute di olio, sono state spente grazie all’utilizzo dell’idrante da parte della polizia penitenziaria».

Il carcere di Sanremo può ospitare al massimo 190 detenuti, ne sono presenti, invece, 270, e la causa, in questi mesi, va trovata nell’impossibilità di trasferire i detenuti a Genova per il crollo del ponte Morandi.

Ad accendere la rivolta sono stati 46 detenuti, per i quali, afferma Pagani, «dovrà essere inevitabile il trasferimento immediato ad altra struttura penitenziaria». Gli agenti feriti sono stati curati nel pronto soccorso cittadino. «Questo ennesimo evento critico – sottolinea Pagani – è uno dei tanti segnali che rilevano la prossima implosione del sistema penitenziario e soprattutto della carcere di Sanremo, e lo avevamo annunciato. Ogni istituto è una polveriera è pronta a deflagrare e le conseguenze non potranno non pesare su chi non ha saputo, politicamente, impedirne l’esplosione».

 

 

Commenti

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  • roberto 15 Ottobre 2018

    se l’Italia fosse un paese sovrano e se ne sbattesse delle varie ong. e org. varie si potrebbero aprire ” i piombi ” e costruirne di similari allora non ci sarebbero rivolte e nessuno penserebbe di delinquere ancora per non finirci dentro.

  • Giuseppe Vacca 15 Ottobre 2018

    Ecco , giusto pochi giorni fa’ , in un mio commento riguardo alla manovra e al reddito di cittadinanza , avevo espresso l’ auspicio che con quei soldi si sarebbero potute costruire tante cose e quindi anche carceri, perlomeno una in piu’ per regione, in modo da evitare il sovraaffollamento , con tutto cio’ che ne consegue
    Speriamo che qualcuno lo capisca che il problema non e’ rinviabile !!