Radicalizzato, pusher e clandestino: tunisino espulso appena scarcerato
La Polizia di Stato ha eseguito un ordine di rimpatrio nei confronti di Mohamed Manai, 47 anni tunisino, appena scarcerato dopo avere scontato una pena di circa sei anni di reclusione e segnalato come soggetto a rischio di radicalizzazione religiosa. L’uomo, entrato clandestinamente in Italia, era stato arrestato per rapina e violazione della legge sugli stupefacenti.
«Durante la sua permanenza in carcere si è potuto osservare come avesse iniziato un processo di radicalizzazione alla religione musulmana», ha spiegato la Questura. «Valutata la pericolosità sociale del 47enne, la sua propensione a delinquere e a vivere con proventi di attività criminali» il prefetto di Palermo ha emesso nei suoi riguardi un decreto di espulsione dal territorio nazionale, eseguito dagli agenti con ordine di rimpatrio adottato dal questore.
Il tunisino è stato rimpatriato con un volo partito dall’aeroporto Falcone e Borsellino alla volta di Tunisi, da dove non potrà fare rientro nel territorio italiano e su tutta l’area Shengen, pena l’arresto immediato.
HOOOO!!, COMINCIAMO A FAR PULIZIA DI QUESTA GENTAGLIA, NON SI RIESCE A FARE UNA PASSEGGIATA NEI QUARTIERI DI SERA, SONO TUTTI SPACCIATORI ED ALTRO.
Bravi e tempo di dicharare guerra contro i narcotrafficanti, non si può tollerare lo spaccio di droga in Italia da stranieri o Italiani…applicare la pena di morte per narcotrafficanti come la Cina…
Ben fatto!