Ponte Morandi, gli sfollati tornano per la prima volta nelle loro case (video)
Due mesi dopo il crollo del ponte Morandi gli abitanti sfollati della zona rossa di Genova sono potuti rientrare nelle loro case per il recupero di beni ed effetti personali. Dopo il via libera arrivato sabato scorso da parte delle istituzioni locali, grazie ai dati positivi provenienti dai sensori di stabilità collocati sui 2 tronconi del viadotto, le operazioni di rientro sono partite questa mattina.
Per ogni nucleo familiare, 24 in tutto nel corso della giornata, sono state autorizzate due ore di tempo. Gli sfollati sono scortati dai vigili del fuoco nei loro appartamenti, chiusi dal 20 agosto scorso quando vennero sospesi i rientri nelle case. Le operazioni di recupero sono iniziate nei palazzi più lontani dal pilone 10: i primi a tornare a casa sono stati gli abitanti dei civici 5, 6, 11 e 16 di via Porro. Secondo il piano stilato dai vigili del fuoco e pubblicato sul sito del Comune di Genova, salvo interruzioni dovute a condizioni meteo avverse o a superamenti nei rilievi dei sensori, le operazioni dovrebbero durare circa 13 giorni.
Ad ogni famiglia vengono forniti 50 scatoloni da riempire con oggetti e beni. Fuori dagli stabili sono stati installati dei carrelli scorrevoli per aiutare nel trasporto degli oggetti che saranno poi depositati in un magazzino del Comune dove i proprietari potranno ritirarli. Complessivamente il maxi trasloco costerà 1 milione di euro.
Trasloco a carico di autostrade; speriamo che questi sfollati possano riavere subito una casa tutta loro