Pensioni, l’altolà di Boeri al governo: «Con “quota 100” il debito aumenterà di 100 miliardi»
Allarme quota 100. «Il rischi di introdurre quota 100 per il pensionamento anticipato è quello di minare alle basi la solidità del nostro sistema pensionistico». È un vero e proprio altolà al governo quello di Tito Boeri, presidente dell’Inps, che boccia la riforma cui sta lavorando l’esecutivo gialloverde. «È un’operazione che fa aumentare la spesa pensionistica mentre riduce in modo consistente i contributi previdenziali anche nel caso ci fosse davvero, come auspicato dal governo, una sostituzione uno a uno tra chi esce e chi entra nel mercato del lavoro», aggiunge Boeri che teme un incremento del debito pensionistico «destinato a gravare sulle generazioni future nell’ordine di 100 miliardi. Non possiamo esimerci dal lanciare un campanello d’allarme».
Boeri al governo: attenti a “quota 100”
Il risparmio che potrebbe arrivare invece dal disegno di legge sulle pensioni d’oro all’esame del Parlamento, secondo il presidente dell’Inps, sarebbe inferiore a 150 milioni e riguarderebbe una platea di circa 30.000 personi. «L’intervento – ha spiegato – potrebbe portare a una riduzione di spesa inferiore ai 150 milioni l’anno. Un traguardo raggiungibile solo se le soglie oltre le quali operare la correzione attuariale fossero riferite al reddito pensionistico complessivo e se nell’operazione venisse incluso il cumulo delle diverse pensioni». La riorma sulle cosiddette pensioni di privilegio, insomma. porterebbe a una riduzione della spesa pensionistica solo se il taglio sulle pensioni superiori a 90.000 euro annui facesse riferimento all’intero reddito pensionistico e non alle singole pensioni. La riduzione massima sarebbe del 23% mentre quella media sarebbe dell’8%.
La vergogna è che in Italia paghiamo la pensione a persone che hanno fatto il ricongiungimento familiare senza aver versato mai denaro, togliete queste pensioni fasulle per iniziare a risparmiare.