Orrore a Friburgo: gruppo di profughi violenta una 18enne in un bosco
Sta suscitando fortissima indignazione in Germania lo stupro di gruppo di una studentessa di 18 anni avvenuto davanti ad una discoteca, in un boschetto, a Friburgo. La polizia ha fermato otto uomini, che ora si trovano in custodia cautelare, tra loro sette di nazionalità siriana, tutti residenti in campo profugli dei dintorni, e un tedesco ma non è ancora chiaro il numero dei partecipanti allo stupro. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti uno dei siriani avrebbe offerto alla ragazza una bevanda che l’avrebbe stordita. Si riaccende la polemica proprio nel giorno in cui Angela Merkel annuncia il suo addio definitivo alla politica. La maggior parte degli arrestati viveva nei campi profughi di Friburgo o dei dintorni. I tedeschi sono stati più volte colpiti da episodi di violenza, tra tutti il caso del Capodanno tragico di Colonia, non ancora rimosso dalla sesibilitià collettiva.
Secondo quanto riporta Bild, la vittima avrebbe accettato dal ragazzo una pillola a forma di cuore. In ogni caso la sostanza assunta dalla giovane potrebbe avere avuto l’effetto di stordirla, lasciandola inerme nelle mani dei suoi carnefici. La violenza si è consumata nei cespugli non lontano dal locale e la ragazza è stata ritrovata da un’amica. A Friburgo sono previste manifestazioni a sostegno di una politica più severa nei confronti dei migranti, a cui parteciperà l’Afd. Anche in Germania, come in Italia, sia fa aspro il dibattito sull’arrivo massiccio di stranieri. I tedeschi si sono ribellati e sono scesi più volte in piazza al grido di “troppi morti per mano dei migranti”. Proteste contro la Germania dell’accoglienza ne sono sorte a Kolthen, Chemnitz e Wittenberg. E ora anche Friburgo rischia di finire in questa lunga lista di mobilitazioni contro l’accoglienza.
è così in tutta europa. Questa è feccia, altro che profughi. Ma la gente ormai l’ha capito. Le prossime elezioni europee segneranno la svolta definitiva. E si inizierà a ripulire l’europa da questa feccia afro-islamica.
speriamo