Nobel della Fisica allo scienziato che ha copiato Star Trek: “Scoperte da fantascienza”

2 Ott 2018 16:17 - di Penelope Corrado

Il premio Nobel per la Fisica 2018 è stato assegnato dalla Reale Accademia Svedese delle Scienze a ricercatori che si sono distinti «per invenzioni fondamentali nel campo della fisica dei laser». Il riconoscimento è stato diviso da una parte all’americano Arthur Ashkin «per le pinze ottiche e la loro applicazione ai sistemi biologici», e per l’altra metà al francese Gérard Mourou e alla fisica canadese Donna Strickland per «il sistema di generazione di impulsi ottici ad alta intensità».

Il premio diviso Nobel diviso in due parti

Una metà del Premio Nobel per la Fisica 2018, del valore totale di 9 milioni di corone svedesi – pari a circa 870mila euro – è stata assegnata allo statunitense Arthur Ashkin, nato nel 1922 a New York, attualmente impegnato nei Bell Laboratories di Holmdel negli Usa e diventato Ph.D nel 1952 alla Cornell University di Ithaca. L’altra metà del Premio Nobel -per un valore di circa 450mila euro, è stata assegnata a pari merito alla fisica canadese Donna Strickland ed al fisico francese Gérard Mourou. Strickland è professore associato alla Waterloo University, è nata nel 1959 a Guelph ed ha ottenuto il Ph.D. nel 1989 dalla Università statunitense di Rochester. Mourou è nato nel 1944 a Albertville, in Francia, ha ottenuto il suo Ph.D. nel 1973, e attualmente lavora fra l’École Polytechnique di Palaiseau nel suo Paese natale e l’Università Usa del Michigan, ad Ann Arbor. “Le invenzioni che sono state onorate quest’anno hanno rivoluzionato fisica del laser. Oggetti estremamente piccoli e ora vengono visti processi incredibilmente rapidi sotto una nuova luce. Strumenti di precisione avanzati stanno aprendo aree di ricerca inesplorate e una moltitudine di applicazioni industriali e mediche” ha evidenziato nelle motivazioni la Reale Accademia delle Scienze Svedese.

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Il laser come il raggio traente di Star Trek

In particolare, Mourou e Strickland sono stati insigniti del più prestigioso riconoscimento scientifico al mondo per l’invenzione di un metodo per la generazione di impulsi ottici ultra corti e ad alta intensità. Lo statunitense Ashkin, invece, ha ricevuto il Nobel per la Fisica per l’invenzione delle pinzette ottiche, uno strumento scientifico che usa un impulso laser per spostare oggetti microscopici. L’annuncio è arrivato dalla Reale Accademia delle Scienze di Svezia, a Stoccolma, dopo una breve pausa non priva di suspence. L’Accademia ha infatti interrotto per alcuni minuti il count down per l’annuncio, facendolo slittare dalle previste 11,45 fino a quasi le 12. Arthur Ashkin, 96 anni, è riuscito a tradurre in realtà “un vecchio sogno dal sapore della fantascienza”, scandisce l’Accademia Svedese ricordando che lo scienziato statunitense è “riuscito a sfruttare la pressione esercitata dalla radiazione luminosa per muovere oggetti fisici”. Il vero risultato rivoluzionario è arrivato nel 1987 quando, racconta ancora la Reale Accademia delle Scienze Svedese, “Ashkin trattenne un batterio con le pinzette, senza causargli alcuni danno e mantenendolo vitale”. Una dimostrazione definita “strabiliante” dagli scienziati. I principi ideati e sviluppati da Ashkin “ancora oggi sono utilizzati in biologia e biotecnologia per scoprire come funzionano i meccanismi della vita” aggiunge l’Accademia. Gérard Mourou, 74 anni, e Donna Strickland, 59 anni, insieme hanno tracciato la strada nel settore degli studi “per ottenere gli impulsi laser più potenti mai prodotti nella storia dell’umanità”. “I loro articolo rivoluzionario -ricorda l’Accademia svedese- fu pubblicato nel 1985. i due scienziati avevano lavorato “ad un sistema per ottenere laser ad alta intensità, senza che questo distruggesse i materiali necessari per amplificare il segnale”. “Il loro metodo puntava a modulare la lunghezza d’onda della luce, amplificarla e poi comprimerla nuovamente” ed il sistema di “compressione dell’onda” è ciò che fa aumentare “l’intensità dell’impulso luminoso”.

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