Ho ucciso 100 pazienti: infermiere killer confessa in aula. Ma forse le vittime sono 300

30 Ott 2018 13:28 - di Redazione

Il processo si è aperto oggi, nel tribunale di Oldenburg, nella Germania nord-occidentale: e lui, Niels Hoegel, ex infermiere accusato di aver ucciso circa 100 pazienti in due diversi ospedali tedeschi, era alla sbarra. I sospetti sono ancor più pesanti – gli inquirenti pensano infatti che l’uomo potrebbe aver assassinato fino a 300 persone quando era in servizio – e lui conferma l’addebito. «Le accuse sono vere», ha risposto il 41enne al giudice Sebastian Buehrmann, presidente della Corte confermando il capo d’imputazione ufficiale. Secondo le accuse, dunque, tra febbraio 2000 e giugno 2005 l’infermiere ha iniettato ai pazienti ricoverati nelle due cliniche in cui lavorava farmaci che provocano l’arresto del sistema cardiovascolare per poi tentare di rianimarli e presentarsi come un eroe. Proprio così: cosa più sconcertante di tutte, il pubblico ministero ritiene che Hoegel abbia agito per noia o per impressionare i suoi colleghi con le sue capacità mediche.

Infermiere killer confessa in aula: ho ucciso 100 pazienti

Dunque, processo al via, iniziato con un minuto di silenzio dedicato alle vittime: quello arrivato al dibattimento in aula è uno dei casi più inquietanti che la cronaca tedesca abbia registrato negli ultimi anni, uno dei più controversi e misteriosi: sono 120 le persone che si sono costituite parte civile, per sapere cosa sia accaduto ai loro parenti. Nel corso dell’udienza di oggi, poi, il giudice Sebastian Buehrmann, che presiede la corte, ha inoltre definito «spiacevole» il fatto che, nel giorno di apertura del processo, sia stata resa pubblica l’intenzione di fare un’opera teatrale sulla vicenda. Una vicenda macabra che, come ricordato in apertura, ha registrato in appena 5 anni la morte di oltre un centinaio di persone che l’infermiere killer 41enne avrebbe ucciso negli ospedali di Oldenburg e Delmenhorst, nella Bassa Sassonia – il più anziano aveva 96 anni e il più giovane 34 – somministrando loro dei farmaci che provocano l’arresto del sistema cardiovascolare: tutto per apparire come un eroe abile e coraggioso o per vincere la noia della routine lavorativa.

Uno dei peggiori serial killer della Germania dopo la guerra

Fino a quando, nell’estate del 2005 Hoegel è stato scoperto da un’infermiera e ha dovuto smettere di uccidere a freddo: e oggi si sospetta che l’estensione dei suoi crimini, non ancora nota all’epoca in cui l’infermiere killer veniva smascherato, posa retrodatarsi ed estendersi anche a moltissimi altri decessi sospetti. Più di 130 corpi sono stati riesumati per i test tossicologici, inclusi due in Turchia. La polizia ha esaminato 200 casi sospetti, ma molti pazienti deceduti nei due ospedali in cui lavorava l’infermiere sono stati cremati e non hanno quindi fornito alcuna prova. Al momento Hoegel sta già scontando una condanna all’ergastolo inflittagli nel 2015 per l’uccisione di sei pazienti. Se fosse ritenuto colpevole di tutte le morti, diventerebbe uno dei peggiori serial killer della Germania dopo la guerra.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *