Espulso dall’Italia l’imam radicale che aggredì Daniela Santanchè
Espulso per terrorismo dall’Italia l’imam di Ponte Felcino, Perugia. Il provvedimento è stato
eseguito ieri dalla polizia di Stato dopo la firma da parte del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il provvedimento è arrivato al termine delle attività investigative condotte dalla Digos di Perugia, coordinate dal procuratore, Luigi De Ficchy e dal pm Gemma Miliani, nei confronti dello straniero che la scorsa estate era stato perquisito su disposizione della Procura.
Il 36enne è stato rintracciato in provincia di Brescia dove era ospitato per svolgere temporaneamente funzioni di imam presso un centro islamico attivo in quella zona, da personale delle Digos di Perugia, Brescia e Milano e, al termine degli adempimenti di legge, è stato accompagnato presso lo scalo aereo di Milano – Malpensa per il rimpatrio con volo diretto a Il Cairo.
È lo stesso uomo che nel 2009 aggredì Daniela Santanché. L’esponente della destra italiana (oggi in FdI) fu aggredita e colpita con un pugno mentre manifestava, davanti alla Fabbrica del Vapore, contro l’ingresso delle donne in burqa che andavano a festeggiare la fine del Ramadan. Impegnata da tempo in una battaglia per l’integrazione e contro il fondamentalismo islamico, la Santanchè era giunta s on l’intento di vietare l’ingresso delle donne in burqa.