Def, dopo la bocciatura Di Maio fa la faccia feroce: «Indietro non si torna»

6 Ott 2018 12:16 - di Valerio Falerni

All’indomani della “bocciatura” della manovra economica da parte della Commissione Ue, la perentoria consegna a Palazzo Chigi è tenere a freno la lingua. Stop ai toni bellicosi delle ultime settimane e spazio a considerazioni più felpate. Obiettivo: riannodare un filo di dialogo con Bruxelles nel tentativo di silenziare ulteriori polemiche che finirebbero fatalmente per scatenare nuove turbolenze sui mercati con Borse a picco e spread alle stelle. «Ci aspettavamo che questa manovra non piacesse a Bruxelles, ma deve essere chiaro che indietro non si torna», è la constatazione agrodolce di Luigi Di Maio. Il resto è affidato all’interlocuzione con la Commissione, affidata al ministro Tria.

Ma il governo cerca il dialogo con Bruxelles

Ma un ruolo nella mediazione se lo sta ritagliando anche il presidente della Camera Roberto Fico, la cui presenza è prevista a Bruxelles nei prossimi giorni. È il «gioco di squadra» grazia al quale, come ha auspicato Di Maio, si cercherà di «spiegare alla Commissione» che le misure contenute nella manovra «non sono uno spot». Di Maio ostenta tranquillità, ma è il primo a sapere che dopo la bocciatura della Commissione l’asticella del deficit a 2,4 traballa pericolosamente. «Quello che conta oggi per noi è il giudizio dei mercati», tenta di minimizzare il vice ministro leghista dell’Economia Massimo Garavaglia in un’intervista alla Stampa.

FI: «Manovra assistenzialistica, bocciatura inevitabile»

Un invito al governo a «tornare sui suoi passi» arriva invece da Giorgio Mulè. Per il portavoce dei gruppi parlamentari di Forza Italia, l’esecutivo «deve capire che vendere la fine della povertà con una bufala, qual è il reddito di cittadinanza, significa fare il male non solo delle persone a cui è destinato ma anche dell’Italia intera». Gli fa eco l’ex viceministra Teresa Bellanova, del Pd, che parla di manovra «che è solo di mance e assistenziale». «Mi sorprende – aggiunge – che un professore come Tria si possa prestare a una operazione così inqualificabile». Il braccio di ferro tra Roma e Bruxelles appassiona anche oltre confine: «La lettera di bocciatura della Commissione europea non è preoccupante e non ha conseguenze reali», è l’analisi di un esperto come Matthias Kullas, del Centrum für Europäische Politik, tra i più autorevoli think thank economico-finanziario tedeschi. Il vero pericolo, avverte, «è la reazione dei mercati finanziari».

 

 

 

Commenti

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  • Angela 6 Ottobre 2018

    Tutto ciò che farebbe bene all’Italia e agli Italiani viene puntualmente bocciato da Bruxelles..
    Vogliono proprio vederci allo stremo!ma questa volta abbiamo politici al governo che non piegano la testa.

  • Laura Prosperini 6 Ottobre 2018

    se l’ha bocciato l’euro-pa
    allora vuol dire che la manovra economica… farà il bene dell’italia ed dglii Italiani