Armani non cede alla colonizzazione e rivendica l’indipendenza del marchio
Versace passa in mano agli americani della Michael Kors, ma un altro grande marchio della moda italiana afferma che rimarrà indipendente. Giorgio Armani in una lunga intervista a MilanoFinanza spiega di avere sempre declinato le offerte di acquisizione provenienti da vari gruppi. «Mi hanno avvicinato in molti – ha detto – ma la risposta è sempre stata la stessa (…) Rimango un sostenitore dell’indipendenza, ma quel che va bene per me non può essere legge universale. In questi marchi è italiano lo spirito: se si riesce a mantenerlo intatto, ben vengano i gruppi internazionali. Solo, non mi piace quando la finanza prende il sopravvento».
Armani: «La carta dei piccoli è vincente»
Sul futuro della moda italiana e sul passaggio generazionale che in Francia è stato risolto con la concentrazione in due grandi holding, Giorgio Armani spiega che «le grandi holding francesi assicurano la continuità di marchi storici, per cui l’avvicendamento generazionale è più un tema di direzione creativa. Le maison italiane sono relativamente più giovani, e poi ci sono i giovanissimi indipendenti. È indubbio che ci sia un rinnovamento generazionale in corso. Da italiano, penso che la carta dei piccoli e indipendenti potrebbe essere vincente, perché assicura adattabilità e flessibilità. Dovrebbe esserci però una maggiore collaborazione e a volte il bene comune dovrebbe prevalere sul pur lecito interesse delle singole maison».