“West nile”, le zanzare assassine hanno fatto 12 vittime in Veneto, 14 in Emilia
Ad oggi sono 174 i casi confermati di infezione da virus West Nile in Veneto, mentre si arriva ad un totale complessivo di 281 casi tra confermati e probabili. È quanto riporta l’ultimo bollettino della Regione Veneto sui contagi causati, in molti casi, da punture di zanzare. “I casi di febbre del Nilo ufficialmente confermati sono stati complessivamente 174 rispetto ai 159 del rilevamento della settimana precedente. Di questi,120 sono casi con sintomatologia leggera, 54 sono quelli nella più grave forma neuroinvasiva. Dall’inizio del fenomeno, i decessi sono saliti a 12. Ai 10 della settimana precedente si sono aggiunte due
pazienti donne, entrambe di 82 anni, che soffrivano di altre gravi patologie”, sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto. «Il Piano straordinario di disinfestazione, sia adulticida che larvicida, che abbiamo finanziato con 500 mila euro della Regione – informa l’assessore – è interamente attivato e stiamo raccogliendo i ritorni dai vari Comuni mano a mano che le disinfestazioni vengono eseguite. Le Ullss continuano inoltre a essere a completa disposizione per supportare gli enti Locali. Tra poco saremo in grado di fare un primo step degli interventi e dei risultati ottenuti».
In Emilia Romagna, dove oggi, a Modena, è stata registrata un’altra vittima, Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia chiedere, con un’interrogazione rivolta al governo regionale dell’Emilia-Romagna, l’attivazione, in regione, di azioni mirate a ridurre la diffusione di corvidi, per prevenire l’estensione del virus West Nile. Il consigliere spiega che è scientificamente provato che, nella catena di contagio del virus, assumono un ruolo primario corvi e zanzare. Negli ultimi anni, rimarca il politico, “sia nelle campagne che nei centri abitati, il numero di volatili di questa specie appare decisamente in aumento”. Il consigliere propone quindi abbattimenti mirati, oppure l’immissione sul territorio di predatori naturali dei corvidi. In Emilia Romagna, si legge nell’atto ispettivo, “si sono registrati 14 decessi per infezione del virus West Nile, la metà in provincia di Ferrara, con decine di casi di contagi, alcuni anche a Piacenza, con casistiche più o meno gravi”.