Via libera al decreto per Genova ma “salvo intese”. Non c’è il nome del commissario

13 Set 2018 20:01 - di Robert Perdicchi

Il Consiglio dei ministri ha approvato in serata il decreto legge emergenze con le misure per Genova ma con la clausola misteriosa del “salvo intese”. Nel pomeriggio l’approvazione del dl si era trasformata in un giallo, poi il via libera con riserva. Dopo i rumors su un rinvio, era quindi arrivata la nota di convocazione del cdm che tuttavia non scioglieva i dubbi: la misura c’era ma la dicitura riguardo al dl recitava ‘esame preliminare’.  Fonti parlamentari del centrodestra raccontavano inoltre che di un braccio di ferro all’interno della maggioranza tra M5S e Lega e tra il governatore ligure Giovanni Toti e il governo giallo-verde che avrebbe potuto far slittare il Cdm, in bilico nelle ultime ore. Toti, che ha avuto un chiarimento notturno con il premier Giuseppe Conte, sul tema, spingeva per una ”soluzione condivisa” e proponeva uno slittamento se questo fosse servire ad approfondire tutti gli aspetti del provvedimento dopo il crollo. Poi l’annuncio: via libera alle misure per Genova e anche per la ricostruzione di Ischia. «Nel dl emergenze approvato oggi in cdm abbiamo riservato a Genova particolare attenzione. Domani torniamo a Genova ad un mese dal crollo del ponte Morandi e non andremo a mani vuote», ha detto il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi. Mistero anche sul nome del “commissario” per Genova. «Il nome non c’è, chiaramente ci riserviamo di farlo con un decreto del presidente del Consiglio successivamente», ha detto Conte. Potrebbe essere Toti, ma la questione è rimandata.

Commenti

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  • Pino1° 14 Settembre 2018

    Sto ascoltando l’esibizione della conduttrice di Agorà che, come sempre si caratterizza per la rozzezza della conduzione e la costante interruzione degli ospiti dopo aver posto loro le sue domande se riceve risposte non gradite ! Ragiono come sono da cittadino qualunque ! Si scatena l’aggressione sul ponte solo Corsetto, in forma delicatissima ricorda che tutto è fermo da un mese perché non si puo’ muovere un solo granulo di polvere se non ci sarà il dissequestro della magistratura…..!!!!!!
    Criticano ferocemente il decreto legge al quale manca il nome del commissario….. ripeto sono uno qualunque, del popolo, ma nemmeno io darei in pasto alle giornalistiche iene ed agli sciacalli della opposizione il nome di colui che ritengo importante e non si sa quanto verrà tenuto sulla graticola dalla magistratura se venisse pubblicizzato ora !