Vetri rotti, i partigiani accusano i fascisti. Era stata la palla di un bambino…
“Allarme, sono i fascisti. E ci hanno attaccato, hanno distrutto la nostra bacheca, i soliti violenti, allarme nero”. Tutta colpa di un bambino, che con un calcio maldestro aveva indirizzato il proprio pallone sulla vetrina della bacheca della sede della Cgil, a Chiaravalle, in provincia di Ancona, mandandola in frantumi. Una bacheca che ospitava un documento contro “i fascisti”. È bastato un attimo per fare il collegamento: «Sono stati loro, i fascisti».
I partigiani dell’Anpi locale e i sindacalisti di zona si sono subito scatenati, parlando di “gesto grave e intimidatorio”, come da dichiarazioni dell’ex vicesindaco di Chiaravalle Antonio Moscatelli, esponente della Cgil, supportato dai partgiani della zona. «Gravissimo gesto». «Da condannare». «Tornano i fascisti». Un delirio, un diluvio di dichiarazioni polemiche, qualche denuncia, articoli sui giornali, fino a scoprire che in realtà la colpa era di un bambino, non certo fascista. Lo si è saputo quando è arrivata la “confessione” del papà del bambino, che era venuto a conoscenza del fatto dal figlio. A quel punto, come racconta il sito Affari Italiani, anche il sindaco di Chiaravalle Damiano Costantini è stato costretto a intervenire sulla questione parlando di «futili polemiche e allarmi», non senza qualche divagazione istituzionale. «L’antifascismo è un valore sancito nella nostra Carta Costituzionale che va perseguito attraverso l’educazione e la consapevolezza e non va sbandierato o (peggio ancora) cavalcato per ottenere visibilità e consenso. Per fare in modo che Chiaravalle sia sempre migliore servono educazione, rispetto e responsabilità, così come ha dimostrato il papà di questo bambino». Ma ai partigiani, i sindacalisti, i creduloni pronti a gettare benzina sul fuoco? A loro neanche un rimbrotto?
I soliti pagliacci
Scusateli,, sono talmente terrorizzati dal fantasma del fascismo che si confondono e chiamano la loro madre Rachele, poveri beati, ormai il cervello e’ fuso. Quello che non e’ fuso e’ il cervello di chi continua a finanziare queste associazioni a delinquere con denaro publico.
Esistono ancora partigiani? E associazioni ANPI? E quante sono in rapporto a partigiani ancora in vita? E sono ancora finanziate? Per questi dementi anche la pipì degli uccelli è opera dei fascisti. Magari si risvegliasse qualcuno, magari!