Un altro funerale “fascista” turba i sonni dell’Anpi. Saluti romani per Giardini
L’occhiuta vigilanza antifascista si estende ora anche ai funerali. Anzi, stando alle polemiche degli ultimi giorni, sembra proprio che i fascisti facciano più paura da morti che da vivi. Un atteggiamento perfettamente in linea con quanto deciso dal governo socialista spagnolo che intende spostare il corpo del Caudillo Francisco Franco dal Valle de Los Caidos per evitare i troppi “pellegrinaggi” ideologici.
E così, appena si è spenta l’eco delle polemiche per i funerali a Sassari dove è stato chiamato il Presente! per il docente universitario Giampiero Todini ecco che viene rilanciato l’allarme per i saluti romani al funerale di Ferdinando Giardini, 96 anni, figura di riferimento per decenni della destra calabrese. L’Anpi giudica vergognoso il “lugubre rituale” e annuncia che a breve partirà una campagna di sensibilizzazione nelle scuole per tenere vivi i valori dell’antifascismo.
Si tratta di un atteggiamento di intolleranza che non tiene presente la sentenza della Cassazione sul saluto romano, che non può essere considerato reato se ha un intento commemorativo e non violento.
Sono accecati dal denaro che la repubblica gli regala e non hanno compreso che i saluti “fascisti” cresceranno. O forse lo hanno capito perciò insistono per farsi aumentare i finanziamenti. Poveri mentecatti.
L’ANPI andrà in pensione quando lo stato finira’ di sovvenzionarla con i soldi pubblici che prende dalle tasse versate dal Popolo d’Italia . Speriamo che questo sperpero inutile di soldi finisca grazie a questo governo a trazione Leghista. L’Anpi è anacronistica se vogliono la mantenghino in vita con i contributi degli aderenti.
l’AMPI che vive ANCORA (??????) oggi di laute sovvenzioni
deve “giustificare” i soldi che noi le destiniamo
e quindi inventa lìallarme su Fascismo
solo per quello (ormai ci lavorano giovani che la guerra non l’hanno mai conosciuta, meanche sui libbri si scuola!)
non diamogli pubblicità ed interpelliamo chi di dovere per chiudere questo costoso vecchio carrozzone.
Interpellate il Parlamento e se proprio non è possibile risparmiare i due (almeno) milioni di euro che sovvenzioniamo, che almeno si riasparmi riducendo l’inutile fardello a cinquecentomilaeuro
il milione e mezzo di euro risparmiato sia destinato ai nostri concittadini che ancora non hanno avuto una casa nei luoghi del terremoto!
Cara ANPI, ma quando e’ che ve ne andate in pensione ? Se ve ne andate non soffrirete piu’ lo spauracchio del fascismo che vi tiene svegli tutte le notti.
Hanno paura del Fascismo perche sanno che li potrebbe spiazzare