Tria sotto attacco dei 5Stelle. «Se sono un problema, sono pronto a lasciare»
Continua il braccio di ferro tra Cinquestelle e il ministro Giovanni Tria sul reddito di cittadinanza dopo la velata minaccia di crisi paventata da Luigi Di Maio. «Se il problema sono io, vorrei che fosse chiaro che sono pronto a lasciare subito…», così il ministro del Tesoro, preoccupato di far quadrare i conti, in una telefonata al premier Conte riportata da Repubblica. Sotto attacco dei grillini che gli contestano anche la troppa visibilità mediatica e le uscite su Tav e Tap («perché parla in tv?»), Tria non intende fare il capro espiatorio e si dice pronto a lasciare.
A pochi giorni dalla presentazione della nota correttiva al Def, il reddito di cittadinanza, sul quale i Cinquestelle si giocano la loro credibilità, è il nuovo terreno di scontro che accresce le frizioni nel governo e mette in difficoltà il premier. Nel colloquio con l’inquilino di via XX settembre il presidente del Consiglio lo avrebbe rassicurato confermandogli la piena fiducia. A infuriare i grillini sono i continui balletti di cifre di Tria sulla manovra finanziaria, che al momento non contempla quei 10 miliardi che di Maio considera necessari e urgenti per far partire il reddito di cittadinanza. In questa occasione la Lega evita di soffiare sul fuoco assicurando che si troverà la quadra. Tria nel mirino dei pentastellati? Gli sherpa lavorano per la tregua in uno dei momenti più delicati per il governo gialloverde. «Nessun assedio», si precipita ad assicurare il presidente della commissione Finanze del Senato, Alberto Bagnai: «Lega e M5S stanno cooperando con Tria e troveremo un punto di equilibrio. Si parla di assalto al ministro di due fazioni, invece i due partiti di maggioranza stanno lavorando con il ministro. Siamo fiduciosi che Tria troverà le risorse necessarie».
Tria deve eseguire gli ordini senza discutere
Quando vedo Di Maio che si agita perché non riesce a mantenere una promessa impossibile, inizia a farmi tenerezza. Ma è troppo lontano per portargli un fazzolettino per le lacrime.
Proviamo ad immaginare quanti saranno i non aventi diritto a beneficiare del reddito di cittadinanza. Famigliari di mafiosi e della galassia che ruota loro intorno avranno già le carte in regola per presentare richiesta. La sorprendente affermazione dei 5 stelle al sud lo sta a dimostrare. Per cui sarebbe meglio lasciar perdere.
La correttezza e competenza paga sempre.
Non si può e non si deve criticare un Ministro che orienta le sue scelte dopo aver analizzato con cura le necessità e le soluzioni. Se le sue decisioni non sono accettate dagli altri Ministri del Governo, non ha altra scelta che dimettersi !
…infatti! gli aumenti sostanziosi delle tariffe postali, presto si moltiplicheranno con un effetto al rialzo su molti prodotti!
Tria sta dimostrando di essere una persona seria e realista!