Sud Sudan, cade aereo: 18 morti, sopravvive medico italiano
Precipita un aereo in Sud Sudan causando la morte di almeno 18 passeggeri ma un medico italiano, Damiano Biagio Cantone, 32 anni di Catania, che era a bordo del velivolo è riuscito miracolosamente a sopravvivere.
Il tragico bilancio dello schianto dell’aereo, un L-140 charter di proprietà della South West Aviation, partito dall’aeroporto internazionale di Juba e diretto a Yirol, nel centro del Paese, dove si è inabissato nel lago omonimo del Sud Sudan è, al momento, ancora incerto ma si sa che almeno 18 persone, che si trovavano a bordo al momento della disgrazia, sono decedute mentre altre tre, tra cui il medico italiano, sono sopravvissute.
Il ministro dell’Informazione della città di Yirol, Taban Abel Aguek, ha ammesso che la causa dell’incidente sul quale si sta indagando è, al momento, ignota aggiungendo anche che il medico italiano, impegnato per un’organizzazione non governativa, il Cuamm-Medici con l’Africa, una ong con sede aPadova, è ricoverato in gravi condizioni ma non è in pericolo di vita e in queste ore è sottoposto a un delicato intervento in sala operatoria.
“Con grande sollievo – scrive Cuamm Medici per l’Africa confermando la vicenda – seppur addolorati per le tante vittime e le loro famiglie, confermiamo che le condizioni del dottor Cantone sono buone e che il medico non è in pericolo di vita. Verrà trasferito a Juba e rientrerà presto in Italia“.
Gli altri due superstiti del disastro aereo sono un bimbo di 6 anni ed un altro uomo. Inizialmente era stato fatto un bilancio di 21 morti, poi corretto a 18.
L’Unità di crisi della Farnesina, che è in stretto coordinamento con l’Ambasciata d’Italia ad Addis Abeba, si è immediatamente attivata e sta monitorando la situazione dello schianto dell’aereo in Sud Sudan fornendo assistenza – anche tramite la missione Unmiss – al medico italiano sopravvissuto.
L’aereo sul quale viaggiavano le 21 persone – inizialmente era stato fatto un bilancio di 21 morti, poi corretto a 18 – era un velivolo commerciale con 19 posti a sedere ed era probabilmente sovraccarico e il volo era partito dall’aeroporto di Juba, la capitale del Sud Sudan, quando è avvenuto l’incidente, informa il ministro dell’Informazione Aquek.
“C’erano persone ovunque”, ha raccontato con toni drammatici il ministro dell’Informazione Aquek rivelando così cosa hanno visto i primi soccorritori accorsi sul luogo dello schianto a Yirol dove il velivolo è semisommerso.
Le foto del velivolo semisommerso nell’acqua del lago Yirol sono state pubblicate sul proprio account Twitter dalla stazione radio delle Nazioni Unite Radio Miraya che scrive: “questo è il relitto dell’aereo precipitato nel lago” sostenendo, però, che nello schianto, oltre al sarebbe morto anche il medico italiano, salvo poi correggersi in un post successivo.