Stavolta i pm hanno ragione: ricorso contro la Raggi per i figli dei gay
I bambini devono avere un mamma e un papà. Non è concepibile né legale che abbiano genitori dello stesso sesso. A metterlo nero su bianco non è un intellettuale di destra, ma la Procura della Repubblica di Roma. I pm di piazzale Clodio hanno presentato un ricorso contro il Campidoglio a proposito della registrazione di un bimba con due padri che è nata in Canada attraverso una madre surrogata. Per i magistrati, quella registrazione è contraria alla legge. La Raggi ha dunque commesso un’illegalità,
«Non è sostenibile – si legge nel ricorso formato dallo stesso Pignatone – che una condotta illecita per il nostro ordinamento , e gravemente punita (la maternità surrogata n.d.r.), soltanto in quanto compiuta all’estero possa produrre nel nostro ordinamento giuridico conseguenze vietate».
Ma c’è di più: per i pm l’idea stessa che un bimbo possa avere due padri o due madri è contraria all’ordinamento italiano: «Le norme del nostro sistema in materia di filiazione trovano fondamento sulla “bigenitorialità” fondata sulla diversità di genere». In qualche passo del ricorso, la stroncatura dei genitori dello stesso sesso assume toni “filosofici”: «Non esiste, in rerum natura, la possibilità di una filiazione biologica tra persone dello stesso sesso. Non esiste, per espresso divieto di legge, la possibilità di accedere alla filiazione adottiva o medicalmente assistita e, quindi, senza legame biologico, tra persone dello stesso sesso». In altri casi no, ma stavolta i pm hanno proprio ragione.
Questa volta sono con i PM; Ritengo anch’io che in bambino abbia bisogno di entrambe le figure e sopratutto di quella femminile. Spero che vengono denunciati anche i sindaci di altri paesi in cui questa ingiustizia è stata applicata ed inoltre in galera gli s***** che l’hanno votata in parlamento. P.S. Ci toglieremmo dalle scatole i politici più schiofosi che abbiamo in parlamento.
In galera la Cirinna’ insieme a Vendola ed al suo fidanzato canadese!
Mi piace.Era ora che qualche P.M., titolare dell’obbligatorietà dell’azione penale, iniziasse ad esaminare l’operato di qualche sindaco che, per acquisire notorietà di primi della classe o consenso nell’ambiente gay, ha violato la legge. Spesso, in Italia, chi è in un posto di comando ritiene di poter interpretare a modo suo o stravolgere la legge. In questo caso: BRAVO, dott. PIGNATONE.
Cacciate questa incapace.
FINALMENTE UNA VOLTA TANTO, I MAGISTRATI APPLICANO LE GIUSTE LEGGI!!!!
bravo al magistrato che attua una volta ogni tanto la giusta legge.
Perdincibacco, stai a vedere che qualcuno si è accorto che il cane era maschio solo quando gli ha tastato gli attributi.
Era ora : ROSSO acqua calda e BLU acqua fredda.
2 + 2 = 4
il bianco NON è nero e il nero NON è bianco.
Continuo ?!?……..
Toh, un magistrato, uno vero, uno che fa bene al cuore!! Non ti conosco ma fa stare meglio sapere che ci sei !