Spike Lee contro Salvini. Il regista lo insulta, il ministro lo gela: «Ricco e arrogante»

1 Set 2018 16:00 - di Augusta Cesari

Dal Festival di Cannes aveva definito Trump un «figlio di p…» e i populismi una «merda». Da Venezia il raffinato regista liberal  Spike Lee – evidentemente l’aria dei Festival cinematografici gli fa effetto – fa un comizio contro Salvini, il quale dopo la “reprimenda” di Vanessa Redgrave sulla politca migratoria, si prende gli insulti di Spike Lee, uno dei registi più esagitati di Hollywood. Matteo Salvini sta diventando l’uomo politico più famoso, citato ed insultato del momento: «Matteo Salvini? Con uno che ha quelle idee lì, non potrei mai prendere un bicchiere di vino, né ci andrei mai allo stadio a vedere la Juve e a tifare per Ronaldo. No, non credo proprio che cose del genere possano mai accadere». Inizia così un colloquio di Spike Lee con l’Haffington Post, ospite della 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per tenere una Masterclass sulle innovazioni, le tecnologie e il futuro del cinema grazie a Mastercard.

Da Spike Lee parole deliranti

Prosegue il regista: «Quello che sta facendo in Italia Salvini lo stanno facendo Putin in Russia, la Le Pen in Francia e Agent Orange da noi». quest’ultimo appellativo nasconde il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che Lee paragona, appunto, a quel liquido chimico prodotto dalla Dupont che durante la guerra in Vietnam veniva cosparso sulla vegetazione per fare terra bruciata, per evitare che potesse crescere ancora qualcosa. «Nessuno di loro è il mio tipo, preferisco tenerli alla larga. Non ho bisogno di essere faccia a faccia con la negatività, ma dare un messaggio che sia d’amore; questi individui dimostrano invece solo odio e non li voglio accanto a me». Il cronista gli fa notare che Salvini è qui, a Venezia. Il regista reagisce in modo patetico: «è a Venezia? Perché lo hanno invitato?» Non solo lo ha hanno invitato -tenta di spiegargli il cronista-  ma è anche acclamato dalla folla e dal pubblico del Lido, che gli chiede foto, selfie e autografi. Spike Lee tenta ancora di provocare, fa il finto tonto: «Non lo fischiano? Beh, allora questo dimostra proprio quello che le stavo spiegando, che Salvini come Agent Orange, sono pericolosi». Poi il delirio finale: «Ricordiamoci che nella Germania nazista, gli ebrei erano incolpati dai nazisti e l’odio era fomentato da loro e – siamo onesti – anche in Italia dove c’è stato Mussolini e il fascismo, tutto questo può succedere di nuovo. Keep it real, fate i conti con questa realtà».

La replica di Salvini

Più che appropriata la risposta a queste affermazioni, che, come si può immaginare, stanno facendo il giro del mondo. Commenta Salvini: «Più soldi hanno, più sono arroganti: ma il signor Spike Lee non ha altro di cui occuparsi che non di me?». Lo scrive sui social il ministro dell’Interno e vicepremier, replicando così al regista americano e inviando le consuete faccine sorridenti e i cuoricini.

Commenti

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  • Antonio D'apice 2 Settembre 2018

    La musica e lo sport uniscono i popoli, questo cretinetto lo dovrebbe sapere e NON DIRE baggianate sul Ministro SALVINI.

  • enrico 2 Settembre 2018

    povero negretto col cervello atrofizzato

  • Giuseppe Tolu 2 Settembre 2018

    Il solito comunista che magna con il lavoro degli altri

  • Francesco Ciccarelli 1 Settembre 2018

    Gli hanno suggerito di parlar male di Juve e di Ronaldo (questo va bene al bar dello sport, ma qui che c’entra?), non gli hanno spiegato che c’è Macron in Francia e non Le Pen, dovevano dirgli che Britannici e Americani hanno votato, hanno approvato la tiritera su Putin: ecco riabilitato il regista contestato dall’ANPI per il suo noioso film sulle rappresaglie!

  • Andrea 1 Settembre 2018

    Mi scusi ,e Lei ministro non trova nulla di meglio da fare che rispondere a tutti quelli che esprimono un loro giudizio sul suo operato ?Da quando è subentrato al ministero dell’Interno non ha fatto altro che fare la spola tra una festa e l’altra del suo partito facendosi bello del sole di luglio mentre gli sbarchi continuano ,solo che hanno cambiato semplicemente approdo preferendo la Calabria(è cronaca di oggi).Lei si comporta come il gatto Tom che mentre fa la guardia a un sorcio di plastica Jerry e i suoi amici topolini ne approfittano per svaligiare il frigorifero.