Sicilia, Musumeci apre alla Meloni: “Costruire soggetto credibile partendo dal territorio”
Riceviamo da Alberto Cardillo e volentieri pubblichiamo:
Caro direttore,
Quella appena conclusa è stata un’edizione di Atreju certamente molto proficua, sia per la grande partecipazione di militanti e curiosi da tutta Italia, sia per i contenuti espressi: dall’orizzonte di respiro internazionale tracciato con l’intervento di Steve Bannon, alla posa della prima pietra per la costruzione di un nuovo soggetto politico che in Italia metta insieme sovranisti e conservatori.
Uno dei protagonisti di questa nuova stagione unitaria potrebbe essere Nello Musumeci, l’unico governatore di Regione che proviene dal Msi e An.
“Siamo disponibili a metterci attorno a un tavolo -ha dichiarato Musumeci- se c’è l’intenzione di un progetto serio e credibile che rimetta assieme tante anime, partendo dal territorio, dai sindaci, dai consiglieri comunali.
Partiamo dal territorio -ha continuato il governatore della Sicilia- per costruire un soggetto capace di dare risposte. Il centrodestra ha avuto una straordinaria occasione e non l’ha saputa cogliere. Se non abbiamo il coraggio di fare autocritica continueremo a fare gli stessi errori, la politica è stile non è moda, dobbiamo convincerci. La gente dal centrodestra si aspettava un cambio di passo, ma ci siamo lasciati omologare dal palazzo. In Italia -ha concluso Musumeci- c’è uno spazio per ricostruire un centrodestra capace di poter rappresentare le esigenze di milioni di persone in difficoltà. La loro disperazione se ne è andata nella direzione sbagliata”.
Dello stesso avviso è apparso anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti, sempre più a disagio in una Forza Italia in crisi d’identità.
Alla chiusura della tre giorni di Atreju, Giorgia Meloni ha rilanciato sulla necessità di rifondare il centrodestra partendo da un nuovo soggetto che unisca tutti i “patrioti”, conservatori e sovranisti, andando oltre Fratelli d’Italia, che a dire della leader del partito ha avuto il merito storico di no fare estinguere la destra italiana dalle massime istituzioni dello Stato.
“Voglio gettare il cuore oltre l’ostacolo –ha dichiarato la Meloni chiudendo Atreju– e lancio un appello deciso, non solo alla destra, ma anche a chi si è sempre definito liberale o conservatore, o patriota o semplicemente italiano, partendo dalle tante personalità che hanno partecipato ad Atreju stamani e in questi giorni, primi fra tutti Giovanni Toti e Nello Musumeci. E penso anche a tante altre esperienze civiche, e a tutti quelli che per ragioni diverse non si sentono rappresentati dalla Lega o non accettano di entrarne a far parte da comprimari. A tutti loro dico che Fratelli d’Italia è disposta a mettersi in discussione, a mettere a disposizione la sua casa politica per farne la casa politica di chi in Italia condivide queste idee”.
Un progetto di prospettiva che però ha subito un primo obiettivo da centrare, quello di essere protagonista alle elezioni europee del prossimo maggio.
“Penso che dobbiamo muoverci adesso –ha sottolineato Giorgia Meloni– fare un primo passo insieme alle prossime elezioni europee, e se le cose andranno come credo, celebrare insieme subito dopo il congresso fondativo di un nuovo grande movimento, che abbia un leader scelto con le primarie”.
Sarei cauto….molto cauto. Noi siamo in crescita perché credibili e coerenti. Noi siamo l’unica, vera destra storica. Imbarcarci in carrozzoni potrebbe esserci non utile.