Scuola, concorso per docenti: ora i candidati esclusi hanno una nuova chance

3 Set 2018 12:09 - di Redazione

 

Il Consiglio di Stato ha rimesso alla Consulta gli atti sul concorso per gli insegnanti delle scuole secondarie riservato ai soli “abilitati”. Lo fa sapere lo stesso Consiglio di Stato, spiegando che, nel rimettere la questione alla Corte costituzionale, la sesta sezione non ha sospeso la procedura concorsuale, che interessa migliaia di candidati, ma ha ammesso con riserva i candidati appartenenti alle categorie escluse.

«La sesta sezione del Consiglio di Stato con l’ordinanza n.5134 depositata oggi, ha rimesso alla Consulta la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 17 comma 2 lett. b) e comma 3 del dlgs 13 aprile 2017, n. 59, attuativo della legge sulla “Buona Scuola”, volta al riordino del sistema di reclutamento degli insegnanti delle scuole secondarie (medie e superiori)», si legge in una nota del Consiglio di Stato, nella quale viene anche precisato che «questi commi, infatti, dispongono, in via transitoria e in deroga al principio per il quale al concorso per l’insegnamento possono accedere tutti i laureati che hanno conseguito un certo numero di crediti qualificanti, un concorso straordinario riservato ai soli “abilitati” (cioè a chi è in possesso, oltre che della laurea, anche del titolo necessario nel sistema previgente)».

Il Consiglio di Stato nell’ordinanza osserva che «nel periodo dal ’90 al 2017, ovvero quando l’abilitazione era requisito per partecipare ai concorsi, averla conseguita o meno è dipeso da un complesso di circostanze casuali, non dipendenti dalla diligenza o dal merito dell’interessato, cosicché, il mantenere la riserva agli abilitati costituirebbe un’irragionevole disparità di trattamento rispetto ai laureati». In via subordinata, il Consiglio di Stato ha sollevato «un’ulteriore questione di legittimità costituzionale delle stesse norme, nella parte in cui, anche ammessa la validità della riserva, non ricomprendono tra i titoli abilitativi anche i dottorati di ricerca».

«Nel rimettere la questione alla Corte Costituzionale, la sesta sezione non ha sospeso la procedura concorsuale, che interessa migliaia di candidati, ma ha ammesso con riserva i candidati appartenenti alle categorie escluse. Si precisa che questa ordinanza – conclude quindi il Consiglio di Stato – è relativa al solo insegnamento nella scuola secondaria ed è del tutto estranea alla nota problematica dei “diplomati magistrali”, che riguarda, invece, la sola scuola primaria».

Commenti

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  • Laura 52 4 Settembre 2018

    Ma chi vogliono prendere in giro? L’esame di abilitazione all’insegnamento era un esame duro che richiedeva una seria preparazione! Senza quello non potevamo fare i concorsi per ottenere una cattedra di ruolo! L’hanno eliminato perché adesso i laureati non sarebbero più in grado di sostenerlo? Sempre al ribasso in questo paese. Chiaro che quelli bravi se ne vanno dall’Italia! Il problema della nostra nazione non sono i cervelli in fuga, ma i coglioni che restano!