Scintille tra Lega e Confindustria. Borghi: «Ma gli imprenditori sono con noi»

1 Set 2018 18:43 - di Redazione

La minaccia di Confindustria di scendere in piazza contro le politiche economiche del governo accusato di trascurare le imprese e la parte produttiva del Paese non sorprende più di tanto la Lega che ricorda come da tempo l’associazione degli industriali non lesina critiche al nuovo esecutivo. «Tanti imprenditori -sottolinea all’AdnKronos Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio della Camera– ci hanno votato nonostante il pensiero di Confindustria, o meglio di chi sta al vertice di quell’associazione. In ogni caso -aggiunge l’economista della Lega- stiamo mettendo in campo misure a favore delle imprese: a partire dalla detassazione e semplificazione, cose che si vedranno meglio quando faremo la legge di bilancio”.

Borghi ricorda come «l’atteggiamento di Confindustria, nell’ultima assemblea, non era affatto favorevole alla Lega e al nuovo governo, con il presidente Boccia propenso piuttosto a esaltare le posizioni dell’ex premier Gentiloni». «Lo stesso Boccia – aggiunge – ci chiedeva di fare esattamente il contrario di quello per cui siamo  stati votati».

«Il decreto dignità – spiega Borghi – aveva fatto nascere qualche perplessità nelle imprese, che temevano conseguenze sul tema della flessibilità del lavoro, ma quel decreto prevede il calo delle tasse e l’aumento della domanda interna, che di sicuro sono misure gradite, lontane da quanto avrebbe potuto fare un Cottarelli, o da quello che ha fatto Monti».

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