Salvini a testa in giù come Mussolini: il murale che evoca lo scempio di piazzale Loreto
Un murale nel centro di Torino ritrae il ministro dell’Interno, vicepremier e leader leghista, Matteo Salvini a testa in giù, impiccato per le caviglie: e le immagini choc, a dir poco violentemente offensive, che rievocano lo scempio di un massacro perpetrato su corpi inermi, indignano un Paese intero e davvero, in questo caso, istigano all’odio…
Salvini a testa in giù: murale choc a Torino
E allora, passino i baci furtivi dei graffiti capitolini che, nei giorni della ricerca di un accordo di governo, re-interpretavano con ironia iconografica l’intesa giallo-verde tra Di Maio e Salvini. Passi il dissenso social, espresso pure a chiare lettere, in post e tweet. Ma rievocare un massacro e riadattarlo a uno scenario completamente diverso, oggi può rispondere solo a logiche di istigazione all’odio sociale, tipico di forcaioli dell’ultima ora. «Che squallore. Quanto odio. Noi rispondiamo con idee, cuore e coraggio, so che siamo in tantissimi, vero?», ha riposto online sui canali social il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, postando la foto del murales che lo ritrae a testa in giù. E sono davvero tantissimi gli italiani dalla sua parte, offesi e preoccupati dall’astio dimostrato da detrattori e avversari.
La brutale offensiva di writers anarchici e graffitari indottrinati
Un’avversione che prende sempre più corpo e forma iconografica: non è la prima volta, si diceva infatti, che i muri delle nostre città vengono coperti da murales pittati e fotografati contro Salvini: nell’ultimo periodo, però, i colori si sono fatti più lividi e le immagini evidentemente più crude, funzionali a un messaggio sempre più violento e livoroso. Tanto che, in iperbolica degenerazione, si è passati dai graffiti di Salvini in Vespa con Di Maio, in giro per la capitale come Gregory Peck e Audrey Hepburn stile vacanze romane a quelli delle fermate dell’autobus che, come riporta anche il sito de il Giornale in queste ore, « ritraevano il ministro dell’Interno con un cappio al collo e la scritta “Lega stretto…», fino a quello comparso ieri in centro a Torino che disegna il leader del Carroccio impiccato a testa in giù come Benito Mussolini in piazzale Loreto a Milano, persino con indosso gli stessi pantaloni portati dal Duce in quelle tragiche immagini della feroce gogna milanese. E dagli insulti sul web in stile Lerner – che solo recentemente ha dato a Salvini del “fascioleghista ingrassato” – o modello cinguettii della Fornero «preoccupata» dell’ascesa salviniana, si è passati dalle parole, ai graffiti. Ma come ha commentato su Facebook il capogruppo della Lega in Comune, Fabrizio Ricca – tanto per rimanere in tema di illustri citazioni social – «potete attaccare Salvini in tutti i modi possibili, ma l’Italia è con lui». Con buona di graffitari indottrinati e writers anarchici…
L’ ITALIA è con Salvini, di loro non ce ne frega un bel niente !
un atto criminale, bisogna proteggere Mr. Salvini quando e con il pubblico, non dobbiamo scordare questo atto di una mente malata..la mia idea è di interrogare ANPI e i membri.
I delinquenti che hanno fatto questa vigliaccata, non verranno perseguiti, mentre i partecipanti al funerale del prof. Todini sono stati tutti denunciati per avere fatto il saluto romano, nonostante la Cassazione abbia stabilito che fare il saluto romano in occasione di un funerale non è un reato. A quanto pare siamo tornati ai tempi di Soccorso rosso….
Gli antirazzisti e comunisti sono una massa di ignoranti con la I maiuscoli.
Questa istigazione a delinquere, all’assassinio dell’avversario politico troverà giudici onesti che indagheranno e metteranno in stato di accusa? Chissà come mai penso di no !
Certo che se passa questo messaggio, visto che ogni medaglia ha un retro ed un fronte la situazione ci mette poco, molto poco a deganerare ! Meditate gip, meditate !