Quattro amici a cena. Calenda invita a casa Gentiloni, Renzi e Minniti. Hai visto mai…
Quattro amici a cena per risollevare il morale del Pd e sbrogliare la matassa pre-congressuale. L’iniziativa è del mite Carlo Calenda che con un Tweet ha invitato a cena per il prossimo martedì gli amici Gentiloni, Renzi e Minniti. “Hai ragione Giuliano. Questo è un invito formale. Vediamoci @PaoloGentiloni @matteorenzi #minniti. Per essere operativi e per limiti miei di movimento: martedì da me a cena. Invito pubblico per renderlo più incisivo ma risposta privata va benissimo”. Così l’ex ministro per lo Sviluppo economico in risposta a un tweet dello scrittore e consigliere di Renzi Giuliano da Empoli molto duro con la dirigenza dem. “La storia – scrive da Empoli – non sarà clemente con i quattro leader del Pd, Renzi, Gentiloni, Calenda, Minniti che condividono la stessa linea politica se per ragioni egoistiche non riusciranno a sedersi intorno a un tavolo per impedire la deriva del Pd verso l’irrilevanza e la sottomissione al M5s”.
Calenda ci prova con l’invito a cena
Dopo la proposta choc di Matteo Orfini di sciogliere il Pd (“Stracciamo lo statuto del Pd sciogliamolo e rifondiamolo”, ha detto alla festa di Left wing) contestata da Zingaretti come un diversivo per rinviare la data del congresso, arriva la mossa di Calenda, non a caso molto esposto sui media in questo periodo, che da tempo sostiene la necessità di dare vita a “un fronte repubblicano” da contrapporre all’egemonia grillina in difesa dell’Europa e della democrazia liberale. Un progetto ambizioso che potrebbe essere sul tavolo della cena di martedì anche se l’ex ministro mette le mani avanti: “Non è un invito a fare proseliti per il mio fronte ma un modo per tornare a parlarsi. Siamo al paradosso che in pubblico Gentiloni non parla con Renzi, Renzi parla con Minniti e poco con me, allora, forse in privato, seduti attorno a un tavolo, riusciamo a capire cosa vogliamo fare, dove vogliamo andare”. Il primo a rispondere positivamente è Renzi che avrebbe detto ai suoi di avere”grande stima per i tre commensali”, evidenziando come essi abbiano assunto importanti responsabilità nel Paese proprio su sua proposta. Massima disponibilità dunque da parte dell’ex premier che è tornato criticare il fuoco amico di queste ore. Ma a una condizione: nessun accordo possibile coi Cinquestelle e con la Lega.
Rifondare il PD ?? …. è inutile smontare una macchina che non và e rimontarla esttamente con gli stessi pezzi !!! Non andrà nemmeno dopo. Anche se gli cambiate nome o colore.
Calenda, lei sta sprecando i soldi della cena, perche’ non invita quatro belle gnocche al posto dei quattro ignorantoni ??