Ponte Morandi, Toti: i costi della ricostruzione spettano a Autostrade

3 Set 2018 13:32 - di Redazione

Per la ricostruzione del ponte Morandi a Genova «non vedo alternative a un cantiere aperto e pagato da Autostrade, perché gli spetta non solo moralmente ma anche giuridicamente. È unico interlocutore possibile in questo momento». Parola di Giovanni Toti che, a margine della presentazione del 58esimo Salone nautico di Genova, è tornato sulle modalità della ricostruzione davanti alle tante opzioni sul campo-. «Il ponte deve essere costruito da un consorzio di imprese che veda certamente una mano pubblica di Cdp (la società Cassa depositi e prestiti controllata dal ministero delle Finanze)  in maniera importante a garanzia di sicurezza per tutti e di quell’impegno statale che non deve mancare», ha spiegato  il governatore della Liguria. Al momento Autostrade per l’Italia – aggiunge Totit – resta un interlocutore in quanto concessionario di quel ponte così come è concessionario di una gran parte della rete autostradale del Paese. Stiamo tenendo conto nei nostri colloqui di tutte le esigenze che sono state poste sia dal governo nazionale sia dal buon senso». Il presidente della Regione Liguria ha anche voluto ricordare  che a Genova esiste la grande “realtà” di Fincantieri «che ha un ramo di infrastrutture importante e una mano pubblica perché é controllata al 70% da Cdp. Il suo amministratore delegato Palermo è stato in città la settimana scorsa e ci rivedremo la prossima perché ha messo a disposizione l’intera struttura di quel colosso pubblico per dare una mano alla città. E non solo per la ricostruzione del ponte». Quanto a un proveddimento speciale del governo per accelerare i tempi della ricostruzione Toti jh detto che potrebbe essere di aiuto ma «non è necessario», si può procedere con la legislazione ordinaria.

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