Ponte Morandi, scontro Toti-Tolinelli. Si dimette un altro “ispettore” del ministro

9 Set 2018 12:35 - di Monica Pucci

“Il presidente Toti si preoccupi di far rientrare in casa gli sfollati per riprendersi gli effetti personali e di dar loro un nuovo alloggio. Non faccia politica su Genova”. E’ il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, a scriverlo su Twitter ribadendo che “Autostrade sborserà il danaro, come suo dovere, ma non ricostruirà il ponte che ha fatto crollare”. La replica alle accuse del governatore della Liguria arriva in mattinata, ma anche la controreplica di Toti, che al forum Ambrosetti rilancia: “Se non ci dicono che il ponte è stato messo in sicurezza non autorizzeremo gli sfollati a rientrare a casa, gli effetti personali da recuperare non valgono una vita umana. Aspettiamo il via libera del ministero…”.

Intanto il ministro delle Infrastrutture ha perso un altro “pezzo” della sua commissione incaricata di fare luce sul disastro: “l’ingegner Bruno Santoro ha rassegnato spontaneamente le proprie dimissioni dalla Commissione ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che opera per individuare le cause del crollo del Ponte Morandi”, fa sapere il Mit, che non specifica il motivo: Santoro è indagato dalla Procura di Genova proprio per quel disastro. “Il tremebondo Toninelli – attacca Giorgio Mulè, di Forza Italia – continua adesso a far finta di non essere alla guida di un ministero i cui vertici tecnici sono indagati dalla Procura di Genova per omicidio e altri gravissimi reati. E allora, ministro Toninelli, vuol prendersi una responsabilità e smetterla di nascondere la testa come uno struzzo e fuggire come un coniglio davanti alle sue responsabilità?”.

Intanto il vicepremier Luigi Di Maio, su Fb, conferma la revoca delle concessioni e annuncia ” un’altra brutta sorpresa nei prossimi giorni per Autostrade”.

Commenti

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  • Laura Prosperini 10 Settembre 2018

    braviii
    revoca delle concesioni
    per questi delinquenti che hanno mangiato miliardi e miliardi di euro l’anno, dei nostri soldi
    (le autostrade sono pubbliche e quindi di tutti noi) e non li hanno nemmeno in parte reinvestiti in manutenzione (ma messi nelle loro già molto capienti tasche da miliardari quali sono.
    Facciamo tutto direttamente pubbliche le autostrade e quindi con i nostri pedaggi paghiamo la manutenzione e diamo lavoro ai nostri giovani (prima gli Italiani, tutti)
    perchè qualcuno deve guadagnare sulle concessioni?
    no t utto ciò che s’incassa (in questo case da autostrade) si riinveste in lavoro e manutanzione.
    Avremo molto più strade ed autostrade moderne sicure ed efficenti.