Ponte Morandi, Gasparri. «Autostrade continua a inanellare gaffe»
Tuona Maurizio Gasparri sulla tragedia del Ponte Morandi e sull’operato di società Autostrade in merito alla “colletta” per le vittime. «Sulla vicenda del crollo del ponte Morandi, la società Autostrade continua a inanellare una gaffe dietro l’altra. La società guidata dalla famiglia Benetton, infatti, è riuscita a scivolare anche sulla apprezzabile iniziativa di un contributo di solidarietà da parte di dirigenti e dipendenti, alle famiglie delle vittime del disastro di Genova». Spiega il senatore di Fi: «Dopo le critiche ricevute, anche internamente, infatti, la società che aveva diramato un comunicato stampa il giorno precedente alla ricorrenza di un mese dal disastro, il 13 settembre, è corsa ai ripari attribuendo l’iniziativa ai propri lavoratori. Il tutto è smentito dalla mail, ricevuta subito dopo l’uscita del comunicato dai dipendenti, a firma di un responsabile delle risorse umane e relazioni istituzionali, nella quale si invitavano gli stessi a compilare un modulo di sottoscrizione per questa pur lodevole iniziativa».
«Visto che ogni cittadino che volesse sostenere le vittime di questa e altre tragedie può farlo autonomamente, come abbiamo purtroppo visto negli ultimi anni nel nostro Paese, invitiamo Autostrade – conclude Gasparri – a non prendere più iniziative per altri e a comunicare esclusivamente i propri interventi diretti a sostegno della città di Genova e delle famiglie delle vittime. Del loro impegno, anche economico, c’è ancora bisogno, di queste polemiche che tirano in ballo persone drammaticamente colpite da questa vicenda, no».
Caro Gasparri, le gaffe sono l’ultimo problema. Autostrade, nella prima conferenza stampa dopo il crollo, aveva dichiarato che avrebbero dato subito un primo indennizzo agli sfollati: questo indennizzo è stato dato?
Altro punto: alcuni eminenti ingegneri, gli stessi che per decenni ci hanno detto che il punto debole anzi a rischio di quel ponte erano gli stralli in calcestruzzo precompresso, ora ci dicono che occorrerebbe analizzare subito l’integrità dei piloni e del nastro autostradale, perché se fossero in buone condizioni non sarebbe necessario abbattere le due arcate ma occorrerebbe e basterebbe sostituirne i famigerati stralli con cavi di acciaio, come in tutti i ponti sospesi del mondo (ad es. ponte di Brooklyn o di San Francisco), che sostengano l’impalcato, cioè il nastro autostradale non in un solo punto ma con continuità. Tre vantaggi: tempi minori, costi minori, non distruzione delle case sottostanti, rientro a breve degli sfollati o della maggior parte di loro. Svantaggio: la mancata opportunità per i soliti noti di rifare l’intera area sottostante, grattacieli, centri commerciali…
AUTOSTRADE BENETTON ….. ecc
pensano solo ai loro porci comodi
Per il risarcimento finanziario bisogna aspettare per molti anni…questa è la realtà in Italia.
L scienza forense dovrebbe dare luce su il disastro del ponte a Genova…che aspettate??