Ore contate per la talpa alla Casa Bianca, Trump: il cerchio si stringe

8 Set 2018 12:19 - di Giorgio Sigona

Ore contate per il sabotatore della Casa Bianca. I collaboratori del presidente Donald Trump hanno ristretto la rosa dei sospetti a pochi nomi: tra questi, riferisce la Cnn, c’è l’anonimo funzionario che ha confezionato l’editoriale pubblicato sul New York Times. Nell’articolo, si fa riferimento a una sorta di resistenza all’interno dell’amministrazione per contrastare l’azione del presidente. Trump vuole scoprire l’autore dell’articolo. E poco importa se il capo dello staff, il generale John Kelly, cerchi di convincere il presidente a voltare pagina. Secondo la consigliera Kellyanne Conway, intervistata sempre dalla Cnn, The Donald è convinto che la talpa appartenga al settore della Sicurezza nazionale. Subito dopo la pubblicazione dell’articolo, più di 25 alti funzionari dell’amministrazione si sono affrettati a negare pubblicamente il proprio coinvolgimento nella vicenda. In particolare, si sono smarcati il vicepresidente Mike Pence, il segretario di Stato Mike Pompeo, il direttore dell’Intelligence Dan Coats e il segretario alla Difesa James Mattis.
Trump, dopo aver usato la parola ”tradimento” per stigmatizzare l’azione dell’anonimo oppositore interno, nelle ultime ore ha chiamato in causa l’attorney general, Jeff Sessions. Il presidente ha invocato l’intervento del Dipartimento di Giustizia per avviare un’indagine e arrivare all’identità dell’autore dell’articolo. «Jeff dovrebbe indagare sull’autore di questo pezzo perché credo davvero che si tratti di sicurezza nazionale», ha detto Trump, a bordo dell’Air Force One, evidenziando l’importanza della posta in palio. Dal Dipartimento, poco prima, era arrivato un laconico «non confermiamo o neghiamo indagini». La movimentata settimana del presidente sul fronte della comunicazione è completata anche dalle conseguenze delle anticipazioni di Fear, il libro di Bob Woodward che accende i riflettori sui complicati rapporti tra Trump e i principali membri dell’amministrazione. In questo caso, secondo la Cnn, The Donald è profondamente irritato con Bill Shine, vice capo dello staff per la comunicazione: la risposta ai colpi sferrati dal libro è stata troppo debole ed è stata gestita male. Il presidente Usa non ci sta, la campagna di fango nei suoi confronti dura da troppo tempo.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Andrea 9 Settembre 2018

    Guardate loro, per quanto riguarda scovare i.traditori.in casa hanno molto da insegnarci