Nomine Rai, Lega e M5S si giocano le carte: i nomi in corsa per Tg e vertici
Chiuso il capitolo presidenza con il via libera a Marcello Foa a Viale Mazzini, M5S e Lega tornano ad accendere i riflettori sulle nomine di Reti e Tg Rai. A quanto si apprende da fonti di governo, la settimana prossima sarebbe in agenda un incontro tra i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, per affrontare la questione. L’intenzione è quella di chiudere la partita a stretto giro.
Tg regionali della Rai
Per ora l’unico disco verde, sul fronte Rai, ha visto protagonista Alessandro Casarin a capo della Tgr. E così la Lega, dopo aver incassato il via libera a Marcello Foa, ha ottenuto un altro punto a suo favore. Al vicedirettore di Rainews – dato da settimane in corsa per i Tg regionali – è stato tuttavia affidato l’interim, segno che non ci sarebbe l’unanimità assoluta tra i due soci di governo. Dai vertici del M5S assicurano che sarà il merito a tracciare la rotta delle nomine. Per questo ricoprire ruoli apicali non farà la differenza per le nuove direzioni. «Vogliamo lasciare la partitocrazia fuori dalla porta di viale Mazzini», è il ragionamento.
Il nodo del Tg1
I gialloverdi sono consapevoli di dover fare i conti anche con un problema di quote rosa per la direzione delle testate giornalistiche. Questa consapevolezza favorirebbe la corsa di Simona Sala, che resta un’altra carta da giocare. Quirinalista del Tg1 di lungo corso, quello di Sala è un profilo istituzionale che resta in pista per le direzioni del Tg3 (dove però potrebbe essere confermato Luca Mazzà) e di Rainews24.
Giornale radio
Sul Giornale radio, dove sembra prevalere la sensibilità del M5S, in pole c’è Giuseppe Carboni, 20 anni di radio alle spalle, attualmente in forza alla redazione politica del Tg2.
A Rai sport per la successione di Bruno Gentili, nominato ad interim, oltre al nome di Jacopo Volpi si fa largo quello di Maurizio Losa: il suo profilo piace perché nella sua lunga carriera non si è occupato solo di sport ma anche di altro, non ultimo l’affaire tangentopoli. Antonio Preziosi sarebbe invece in corsa, in quota opposizione (è vicino a Fi), per i servizi parlamentari.
Le direzioni di Rete
Infine le direzioni di Rete. Per Rai Uno la Lega sarebbe orientata a confermare un nome che gira ormai da mesi, quello di Marcello Ciannamea, mentre per la seconda Rete resta in pole Maria Pia Ammirati, ex vicedirettrice di Rai1, dal 2014 a capo di Rai teche e molto gradita ai grillini. Restano poi aperti altri capitoli, tra gli altri quello del capo del personale e soprattutto il responsabile di Rai pubblicità. Una casella quest’ultima considerata molto importante da Silvio Berlusconi, strategica per il futuro di Mediaset.
Dovrebbero essere il più possibile obiettivi cioè non troppo schierati.
I 5*e la Lega devono fare allo stesso modo di come hanno fatto tutti i governi precedenti…occupare l’occupabile.