Molestia chiama molestia. «Stalker» e «violento»: nei guai l’accusatore di Asia Argento

14 Set 2018 14:14 - di Greta Paolucci

Sarebbe stato denunciato dalla sua ex alle autorità californiane e addirittura descritto come «stalker», «violento», «manipolatore» e con un passato di droga alle spalle: colpo di scena nella querelle infinita delle presunte molestie sessuali inferte da Asia Argento su Jimmy Bennett, il giovane attore e musicista rock che ha accusato la regista italiana di essere stato aggredito sessualmente quando era ancora minorenne, oggi a sua volta messo all’indice per molestie datate 2015 dalla sua ex fidanzata. E così Asia, attrice e figlia d’arte, passata repentinamente in questi ultimi mesi da vittima dell’orco Weinstein e poi – scaricata dalle sue amiche di movimento, il celeberrimo Metoo – divenuta “maliarda” dalle mani lunghe, alla fine della fiera, sembra non sia l’unica a celare dietro sguardo torvo e look noir, tutto e il suo contrario, anzi… Ed è subito scandalo. Di nuovo.

L’accusatore di Asia Argento accusato di «stalking» e «pornografia minorile»

Solo che stavolta a passare da vittima a carnefice, in base a quanto riportato dal sito Daily Beast, entrato in possesso degli atti legali, sarebbe l’accusatore di Asia Argento, divenuto nel frattempo – e almeno fino al prossimo colpo di scena dell’inestricabile coacervo di prede agguerrite e indifesi predatori – l’accusato di turno. Sarebbe stato lui, Jimmy Bennett, a detta della sua ex, a “manipolarla”, “pedinarla” e “minacciarla”, sia durante che dopo la loro relazione. E i fatti sarebbero avvenuti nello stesso anno della vicenda in cui è coinvolta Asia Argento. «Ci siamo lasciati che io avevo 17 anni e lui 18, ma ha continuato a molestarmi tramite telefonate e messaggi», ha raccontato l’ex fidanzata di Bennett, la cui identità è tenuta riservata. «Ha alla spalle alcune storie di droga», ha poi aggiunto, definendo Bennett «potenzialmente violento», «per questo io e mia mamma non ci sentivamo al sicuro». Da qui la decisione della ragazza di rivolgersi alle autorità californiane e determinate a dimostrare il torto subito e la verità del detto: chi di accusa di molestie colpisce, di accusa di molestie perisce»…

A puntare il dito contro di lui la ex di Jimmy Bennett

Nel documento giudiziario di 14 pagine citato da Daily Beast si legge anche che Bennett, accusato pure di «stalking» e «pornografia minorile», avrebbe fatto sesso con la ragazza quando lei era ancora minorenne. «Avevo 17 anni e non lo avevo mai fatto, lui mi ha convinta – ha raccontato la presunta vittima –. Si è fatto strada nella mia vita, mi ha manipolata fino a farsi mandare delle mie foto nuda: questo mi ha creato danni emotivi», ha aggiunto l’accusatrice. Tanto che, il 17 luglio del 2015 , i giudici della Corte Suprema di Los Angeles avrebbero emesso una misura restrittiva temporanea nei confronti di Bennett, al fine di proteggere la ragazza e sua madre. La misura però, stando sempre alle rivelazioni del sito statunitense, sarebbe stata annullata il mese successivo in quanto le due donne non si sarebbero presentate in tribunale per l’udienza.

 

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