«Lo Stato riconosca il lavoro delle prostitute»: Salvini torna violare il tabù Merlin
Matteo Salvini torna a violarviolare uno dei più inveterati tabù italiani, almeno dal 1957, anno delle entrata in vigore della Legge Merlin sulla chiusura delle case di tolleranza. “Abbiamo raccolto migliaia di firme per provare a fare un referendum. Ora combatto tra antidroga, antimafia, e altro, ma ritengo che riconoscere quello che è un mestiere, togliendolo dal controllo della mafia e dello sfruttamento, sarebbe opera di civiltà”. Lo ha detto Matteo Salvini a I lunatici su RadioDue Rai, parlando del progetto di legge presentato dalla Lega e mai discusso riguardante lo sfruttamento della prostituzione. “Se si sceglie liberamente di prostituirsi non sta a me dare giudizi morali. Ovviamente lo sfruttamento e la violenza sono un altro paio di maniche”, .
giustissimo e farle pagare un po di tasse, nascondersi dietro un dito come fa la chiesa non serve a niente, loro continueranno ad esercitare ingrossando le tasche della malavita
Totalmente condivisibile che, giudizi morali vanno lasciati ai papi che per altro non mi pare che lo facciano. Condivido l’iniziativa che porterebbe una serenità maggiore alle stesse ‘consolatrici sociali’
come le chiamo io che sono e restano donne (altra roba è spazzatura) e dovrebbero essere tutelate come altri pezzi di varia umanità che merita molto ma molto meno delle ‘lucciole della notte!