Le foibe a ” Linea Verde”. Meloni: «Questa è la Rai che ci piace» (video)
Il servizio pubblico ha finalmente fornito una prova maiuscola. Rai Uno con il programma di punta “Linea Verde” si è recata sul Carso, nei luoghi delle foibe e dell’esodo raccontando una pagina di storia italiana cha sta a cuore a tutti noi, ma solitamente poco frequentata o relegata in orari impossibili. Una puntata bella, toccante quella di domenica. Non la dimenticheremo. Tra i telespettatori, una Giorgia Meloni che non ha esitato a complinentarsi con gli ideatori, gli autori e con chi ha realizzato una puntata di Linea Verde da incorniciare, che difficilmente dimenticheremo. Si tratta – lo ricordiamo- di un programma “storico” dell’Ammiraglia Rai, che va in onda in un orario molto felice – la domenica alle 12,30, solitamente ripagata dall’affetto e dalla presenza di tanti telespettatori. «Oggi su RaiUno una bellissima puntata di Linea Verde, che dopo anni di citazioni distratte o di approfondimenti in orari impossibili, ha raccontato finalmente all’Italia Foibe ed Esodo», ha commentato la leader di Fratelli d’Italia dal suo profilo Fb , postando il video della puntata.
«Una vittoria della destra»
«Un grande risultato ottenuto con la collaborazione della direzione di RaiUno, degli autori e dal lavoro incessante realizzato dalle Associazioni. In particolare, mi piace citare il “Comitato 10 Febbraio” – nella puntata rappresentato da Emanuele Merlino – a cui, nel 2005, ho contribuito a dare vita. Oggi festeggiamo una vittoria importante, per la destra, per la storia, la giustizia e l’identità italiana: questa è la Rai che ci piace, questo è vero servizio pubblico», ha ribadito Giorgia Meloni. La puntata di Linea Verde ha lasciato il segno. Elena Donazzan Assessore regionale all’istruzione del Veneto ha sottolinato come Linea Verde Estate con la puntata dedicata al Carso triestino, «non ha dimenticato il ruolo educativo della tv pubblica. Far conoscere a tutti gli italiani, che ancora oggi non sanno della pulizia etnica contro gli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, è un dovere delle istituzioni tutte».
Infine ha chiosato in una nota Ignazio la Russa: «Desidero esprimere il mio compiacimento ai dirigenti Rai, in primis al capostruttura Angelo Mellone e a tutti gli autori di Linea Verde, per aver deciso di portare per la prima volta il dramma delle foibe e dell’esodo dalmata istriano in un programma divulgativo così importante. Per troppi anni l’eccidio delle foibe è stato volutamente tenuto nascosto come polvere sotto i tappeti. Libri e libri di storia sono stati scritti con intere pagine mancanti sul nostro passato per nascondere una verità troppo scomoda alla sinistra. Ben vengano quindi trasmissioni come questa».
Mi dispiace molto di non averlo visto, e sono d’accordo con tutti
i commentatori, particolarmente con Orlando Portento: questa trasmissione è stata un frutto di questo governo.
E ce ne sarebbero di fatti da comunicare!
La verità non dovrebbe essere di destra o di sinistra. La verità é verità. Assassini ci sono stati di tutte le idee politiche. Nessuna é meglio dell’altra. Basta pensare al passato, bisogna proteggere il nostro paese e i cittadini italiani con fermezza e decisione verso chi vuol portare illegalità e insicurezza.
Non bastano lacrime per ricordare i Nostri Soldati che hanno dato la loro vita per la Patria, che non li ha saputi difendere e ricordare.
come è doveroso ricordare e condannare i crimini commessi dai nazisti come mai qualcuno non si indigna dei crimini compiuti da Tito (non erano forse tutti italiani gli infoibati e sicuramente non tutti erano fascisti…..)e per assurdo dei milioni ammazzati da Stalin e da Pol Pot ,ah scusate quelli compiuti dai comunisti non si possono chiamare crimini loro hanno il diritto di fare ciò che vogliono
Purché si parli di tutte le pulizie etniche di quelle terre, è non dimeticare cosa è stato fatto dal 1918 in poi, altrimenti non si capiscono gli antefatti.. Meditate Italiani meditate…
ottimo, è ora che la verità esca fuori; occorre che le persone siano consapevoli che ideologie come il comunismo che negano l’esistenza di Dio, proprio per il fatto che non hanno alcun rispetto della vita umana, siano state artefici e lo sono tutt’ora (vedi ad esempio in Venezuela) di massacri di massa diretti o indotti attraverso lavori forzati, o costringere gli oppositori alla morte per mancanza di cibo e medicine. Un conteggio approssimativo, in base notizie riportate dalle testimonianze dei popoli che ne hanno sofferto, delle morti causate dal comunismo, non è al di sotto di 150 milioni di vittime.
Tutto questo coraggio ritrovato da parte di autori, capo struttura, ha un nome: questo governo, altrimenti……..
La Rai sta cambiando? Così sembra. Non nasconde più la verità su certe pagine della nostra storia.
speriamo siamo un primo passo per una RAI sempre più pubblica sempre più a servizio di tutti i cittadini Italiani.
Le nostre radici vanno tutelate anche e sopratutto facendole rivivere per trasmetterle alle generazioni future.